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Kymco Xciting 400i 2013 - TEST

Il maxiscooter secondo la Casa taiwanese è confortevole, ma con linee sportive. Molto equilibrato, costa 5.450 euro

Moto - Test: Kymco Xciting 400i 2013 - TEST

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E’ la novità più importante di Kymco nel segmento scooter, è stato presentato per la prima volta a EICMA 2011 ed oggi finalmente, è disponibile nelle concessionarie. E’ il Kymco Xciting 400i, un maxiscooter che si propone come un mezzo confortevole, ma con linee e dettagli tecnici sportivi che non accontentano solo l’occhio, ma anche la guida. Costa 5.450 euro e con parabrezza e bauletto permette di percorrere anche in due, tratti stradali che possono andare ben oltre l’urbano.

DESIGN "TAGLIENTE"
I designer della Casa di Taiwan hanno ripreso le linee dell’Xciting 500i e le hanno riviste per donare allo scooter ancora più aggressività. All’anteriore abbiamo un doppio proiettore con luci di posizione a led (questi ultimi fungono anche da luci diurne) e di fianco a questi, gli indicatori di direzione integrati che "corrono" lungo la carena. Il cupolino, oscurato, ha superfici ampie, ma è montato in posizione molto bassa. Dietro di questi, troviamo la strumentazione dotata di contagiri analogico e un piccolo schermo a cristalli liquidi che ingloba diverse informazioni quali capacità serbatoio e temperatura del liquido refrigerante (fornisce le solite informazioni, quali velocità, odometro, parziale, orologio...). Le spie di servizio sono ai lati dei due strumenti. Tornando alla carena, la parte centrale dello scudo e quella inferiore della pinna, sono di colore nero, a prescindere dalla colorazione scelta. La sella è ampia, è dotata di cuscino lombare e subito sotto troviamo delle fiancatine con linee più morbide rispetto al resto dello scooter. Il vano sottosella (dotato di illuminazione a led), può ospitare un casco integrale o una valigetta ventiquattro ore. Dietro la sella, trova spazio un ampio maniglione posteriore (le pedane del passeggero sono richiudibili) e il fanale a tubi di luce e led. Entrambe le leve al manubrio sono regolabili e vicino a queste troviamo gli specchietti retrovisori con telaietto sdoppiato. L’Xciting 400i, è poi dotato sia del cavalletto laterale che centrale. Tre le colorazioni disponibili: Bianco Cevedale Opaco, Nero Odolo Opaco e Nero Lupo Metallizzato.

MOTORE G5 SC

Il propulsore è nuovo, ed è un monocilindrico da 400 cc a 4 Tempi e ad iniezione elettronica. Questo motore, dà il via ad una innovativa generazione di motori; il suo nome è G5 SC, dove "sc" è acronimo di "supercharged". La fluidodinamica interna è particolarmente curata e tutto questo, secondo gli ingegneri taiwanesi crea una "sovralimentazione naturale". Il risultato è una potenza massima di 36,1 CV a 7.500 giri/min ed una coppia massima di 37 Nm a 6.000 giri/min. Le quattro valvole sono mosse da un albero a camme mediante l’interposizione di bilancieri con cuscinetti ad aghi, come i motori G5, e per ridurre al massimo le vibrazioni vi è un contralbero di bilanciatura.

CICLISTICA AD HOC

Gli ingegneri hanno pensato di mettere mano anche sulla ciclistica, ed infatti, il telaio è stato ridisegnato rispetto ai predecessori. Naturalmente, ha però mantenuto le caratteristiche base quali la struttura con tunnel di rinforzo. All’anteriore abbiamo una forcella telescopica da 41 mm, mentre al posteriore trovano spazio due ammortizzatori regolabili che "lavorano" in simbiosi con un monobraccio oscillante. Le ruote sono da 15" davanti e da 14" pollici dietro, mentre a "frenare" l’Xciting 400i ci pensano una coppia di dischi con profilo "a margherita" all’anteriore (da 280 mm) ed un disco singolo al posteriore (da 240 mm). Le pinze anteriori sono radiali. In optional sarà disponibile anche l’ABS, ma bisognerà attendere al fine del 2013. La capacità del serbatoio è di 12,5 litri ed il peso a secco è di 200 Kg.

EQUILIBRATO

Abbiamo provato il maxiscooter su un percorso piuttosto breve, quindi più che test, dobbiamo parlare di una "presa di contatto". Abbastanza però, per farci "capire" il comportamento del Kymco Xciting 400i. A guardarlo da fermo, lo scooter è ben proporzionato, le plastiche sembrano solide e non c’è nulla che faccia storcere il naso. Solo il cassettino portaoggetti, una volta aperto, risulta un po’ fragile come struttura. Ci piace la possibilità di avere le leve freno regolabili ed è bella la forma degli specchietti, anche se questi vanno regolati delicatamente. Il vano sottosella è ampio, ma ci sono scooter della concorrenza che offrono più spazio. Al contrario, l’illuminazione di questo, a led, è una chicca che vantano solo scooter di fascia di prezzo più alta. Fa "un po’ strano", il fatto che si debbano accendere le luci manualmente con il comando al manubrio, ma ci si fa l’abitudine e il pensiero che chi sta dietro abbia la possibilità di vedere i tubi luce (molto belli!), fa ricordare ancora di più di utilizzare il comando luci. Terminiamo il "quadro statico" con la strumentazione. Se il contagiri è piacevole da vedere e leggibile, non si può dire lo stesso del resto della strumentazione. E’ tutto... nero, e la visibilità dello schermo digitale è bassissima, soprattutto in condizioni di forte luce.

Ma ora montiamo in sella! Avviato il propulsore, vibra poco. La posizione di guida è corretta, c’è spazio longitudinale per muovere i piedi, la schiena, le braccia e le ginocchia sono flesse il giusto. Si tocca bene con le gambe a terra, ma la sella è poco imbottita. La parola confort è... "salva", per via della superficie di quest’ultima, molto ampia e che consente di spostarsi e cambiare posizione spesso. Lo scatto da fermo è buono, fino a 80/90 chilometri orari di strumento il motore spinge bene, per poi calare leggermente ma allungare fino a velocità più che autostradali, tutto con vibrazioni appena percettibili. A medie extraurbane, se le gambe sono protette da vento o turbolenze, non si può dire lo stesso della parte superiore del pilota. Pancia e petto non ricevono aria, ma casco e spalle sono "investiti" dall’aria. Bisogna però dire che non si registrano turbolenze fastidiose. Cambia il discorso con il parabrezza (optional) che abbiamo provato. Lo scooter diventa così perfetto a livello di protezione; si è protetti anche da eventuali agenti atmosferici.

I proprietari dell’Xciting 500i lamentavano un impianto frenante anteriore poco modulabile. Bene, l’Xciting 400i ha fatto un vero e proprio salto! La potenza frenante permette di rallentare lo scooter in spazi brevi, tutto con una modulabilità sconosciuta al precedente modello. Promosso anche il posteriore, potente e modulabile. Chiudiamo con la ciclistica. Questa è perfettibile; se ad asfalto liscio si va su un binario durante la curva, quando si trovano sconnessioni, le sospensioni troppo rigide infastidiscono la schiena del pilota. Lo scooter non "chiude" e non "allarga", ma su asfalti rovinati si vorrebbe più comodità. Magari basterebbe una sella con una imbottitura differente. Migliorabile in comportamento dei pneumatici di primo equipaggiamento: i Maxxis M6002, hanno un fortissimo effetto autoraddrizzante a freni anteriori pinzati, anche se offrono un buon grip in piega. Interessante il prezzo, fissato in 5.450 euro f.c.. Come già detto, consigliamo di acquistare sin dall’inizio il parabrezza maggiorato, uno degli optional offerti dalla lunga lista di Kymco.

ABBIGLIAMENTO TEST

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco GIVI X0.1
Giacca Acerbis Clypse
Guanti OJ
Pantaloni Promo Jeans Madison

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