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Yamaha Cross 2013 - TEST: Il blu è... sempre più blu

Abbiamo provato tutte le Yamaha offroad 2013, originali e da competizione

Moto - Test: Yamaha Cross 2013 - TEST: Il blu è... sempre più blu

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Continuano a crederci in Yamaha al settore off road. D'altronde in questo periodo di crisi del mercato generale della motocicletta, il settore delle cross ed enduro è oggettivamente l'unico che ancora tiene il passo, sostenuto da appassionati veri che rinunciano a tutto ma non alla loro più grande passione: il fuoristrada!
E questo in Yamaha Italia lo hanno capito bene mettendo in campo una serie di iniziative atte da una parte a fidelizzare e avvantaggiare il cliente-pilota e dall'altra a coinvolgere attivamente i vari concessionari di zona. Una tra tutte la BlueCard Yamaha che permette ai possessori di una YZ o di una WR di accedere ad una scontistica del 25% sul prezzo di listino dei ricambi (tra l'altro ritoccato significativamente al ribasso) e di poter controllare poi sull'apposito sito tutti gli acquisti e tutta la manutenzione effettuata negli anni. Una certificazione significativa della storia della nostra moto, sicuramente vantaggiosa al momento di rivendere l'usato.

IN SELLA A TUTTE LE YAMAHA 2013

Accogliamo quindi favorevolmente l'invito di Yamaha a testare tutta la gamma 2013 e ci presentiamo sulla pista di Recetto, vicino Novara, puntuali alle 9.00. Fa freddo, ci sono quattro gradi e una leggera pioggerellina, ma l’impianto merita il sacrificio perché è molto interessante, ben organizzato e con una particolare caratteristica: circa un terzo della pista è coperto da una tenso-struttura. Il tracciato, ottimamente preparato, combina le caratteristiche di un supercross, con alcuni doppi e tripli interessanti, ad altri tratti veloci con curve e salti tradizionali. Come sempre è Marco Segnana a provare le moto da Cross per OmniMoto.it e a raccontarci in prima persona i miglioramenti che le nuove Yamaha hanno ottenuto rispetto allo scorso anno. Per i dettagli tecnici sulle Yamaha 2013 potete leggere questo articolo.

YAMAHA YZ450F

Ho voglia di salire in sella e dare gas, quindi inizio con la prima moto disponibile, la YZ450F. La moto è davvero bella con le nuove grafiche blu e bianche, e appare più slanciata.
L'impostazione di guida è quella conosciuta. La percezione iniziale è di una moto leggermente più larga delle sorelle giapponesi ma comunque neutra e la triangolazione sella-pedane-manubrio è corretta. Tutti i comandi sono in posizione comoda e ampiamente regolabili.
Un deciso colpo alla pedalina e il motore si avvia senza incertezze. Caratteristico, ma mai fastidioso, il rumore di aspirazione proveniente dalla cassa filtro collocata dietro lo sterzo. Un rumore comunque percepito solo dal pilota, a bordo campo, infatti, non si sente nessuna differenza rispetto alle altre giapponesi.

Parto: prima seconda e terza, faccio un giro per controllare la pista e poi inizio a fare sul serio. Questa 450 spinge davvero forte e anche con la pista molto morbida, con il terreno che lega molto, esce in terza da ogni curva senza incertezze. Nei tratti veloci è stabile, dà sicurezza e il cambio marcia è perfetto. La forcella lavora bene e filtra le buche anche in staccata. Il mono fa il suo dovere e aiuta a mantenere l'assetto corretto in ogni situazione. Oggi a onor del vero non ci sono buche e canali impegnativi ma anche in uscita di curva quando spalanco il gas (sempre con giudizio visto la potenza in gioco!), la trazione è ottima e il lavoro fatto sull'elettronica si sente tutto.
Ho provato le varie mappature a disposizione di serie con il Power Tuner. Questo strumento consente ai piloti di modificate le mappature in base alle condizioni della pista, a quelle atmosferiche o alle proprie preferenze. Il mio consiglio è di usare le tre mappe messe a disposizione da Yamaha senza tentare altre strade se non si è avvezzi a lavorare giornalmente con le centraline elettroniche anche perché quelle disponibili sono più che sufficienti a cambiare il carattere di questa YZ rendendola più o meno pronta e aggressiva nella risposta all'apertura del gas. Ricordiamo comunque che il Power Tuner è compreso nel prezzo della YZ450F, mentre è optional sulla sorella da enduro.

La YZ450 è ora è una moto potente ma alla portata di tutti. In curva è molto più agile di quello che sembra da ferma. In casa madre hanno capito finalmente che per vincere bisogna andare forte in curva e che la maneggevolezza estrema è la caratteristica principale di una moderna MX1. Tutti gli interventi sono quindi tesi a migliorare questa caratteristica. Tiene con fedeltà la traiettoria impostata e appena acceleri, in uscita di curva, schizza via come una bomba. Sui salti rimane sincera, neutra e bilanciata: sempre sicura. Una bella moto con motore potente e già pronto gara. I freni non sono particolarmente potenti ma modulabili.

YZ250F

Visto che ormai ho preso la giusta confidenza con la pista, passo alla MX2 di casa Yamaha: la YZ250F. Il modello 2013, che ricordiamo essere la più leggera MX2 in circolazione (98,4 Kg), era stato già profondamente rivisitato lo scorso anno. Ora, nell'ottica di un continuo e costante miglioramento, beneficia di aggiornamenti allo scarico e alla centralina oltre ovviamente alle nuove grafiche. Nuovo il pistone alleggerito e il carburatore da 39 mm che migliorano notevolmente la risposta e l'erogazione ai regimi di utilizzo medio alti. Il telaio è stato e modificato nelle piastre per l'attacco di motore e forcellone, per ottenere maggiore centralizzazione delle masse e quindi migliore maneggevolezza.

Inizio il test e mi trovo subito bene. Il feeling è buono, l'assetto è neutro senza particolari spostamenti di carico in accelerazione e frenata. Corta e compatta scende veloce in curva ed risponde pronta alle sollecitazioni del gas. Normalmente uso la seconda ma con un colpetto di frizione anche in terza riesco a curvare tranquillo. Non impressiona per potenza e allungo, ma piace per il reparto sospensioni ben a punto. La forcella con la taratura di serie lavora bene, filtra le asperità e rimane sostenuta nelle staccate più decise. Visto che peso 85 Kg ho dovuto chiudere di 4 click la compressione. Anche il mono è sincero, non scalcia in staccata, rimane stabile sul veloce e garantisce un'ottima trazione. Anche in questo caso è stato necessario chiudere 2 click in compressione. Per l'impianto frenante invece vale il discorso fatto per la sorella maggiore.

YZ450F E YZ250F FER.LU. RACING
Un discorso a parte meritano le YZ450F e YZ250F "vitaminizzate" della Fer.Lu. Racing, il noto preparatore-concessionario di Bolzano che ha portato a Recetto due Yamaha davvero speciali e curate nei minimi particolari.
La 450 è dotata di scarico in titanio Akrapovic, dischi Braking, centralina dedicata Get, catena Did, sospensioni preparate dalla Fer.Lu e tutta una serie di particolari in carbonio e lega leggera davvero belli.
La 250 ha la stessa dotazione della 450, ma monta un disco anteriore Brembo da 270 mm e soprattutto ha una diversa preparazione del motore con nuovo pistone e lavorazione della testa.

Voglio proprio vedere se c'e differenza! Salgo quindi immediatamente sulla Fer.Lu. YZ450, portata in gara dal pilota Luca Borz, e mi sparo 10 giri a manetta. Il motore è fantastico, ancora più facile da gestire nonostante la maggior potenza. La forcella più sostenuta e pastosa mi infonde più sicurezza e il ritmo aumenta. Il mono con la nuova taratura è più adatto al mio peso e la trazione migliora ulteriormente. È pomeriggio inoltrato e cominciano a formarsi buche e canali. Nessun problema: questa YZ450F rimane stabile sul veloce e molto sicura. In fase di inserimento in curva scende senza incertezze, tiene la traiettoria con facilità e poi, ti porta fuori come un missile!
Mi fermano perché il tempo a mia disposizione è finito. 20 minuti passano in fretta specialmente quando in sella ti diverti. Complimenti al team Fer.Lu., la moto è proprio bella!

Discorso simile per la Fer.Lu Racing YZ250F sulla quale, peraltro, le differenze dal modello standard sono ancora più marcate. Altri freni, altre sospensioni e specialmente altro motore. Il propulsore si trasforma: è più potente, rapido alla risposta del gas, prende i giri più veloce e allunga senza problemi. Ora si curva in terza marcia praticamente ovunque e la risposta del gas in uscita di curva è tale da far pensare di avere sotto la sella un motore di maggior cubatura. Il cambio marcia è rapido e senza eccessivi cali di potenza anche in presenza di terreno morbido. Bel lavoro. Una moto che sicuramente può dare grandi soddisfazioni anche a piloti di buon livello.

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