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Shark 2012: Evoline e Speed R - TEST

"Cura dimagrante" e attenzione ai particolari. Punto saldo: la sicurezza!

Moto - Test: Shark 2012: Evoline e Speed R - TEST

L’inizio della bella stagione, o presunta tale, è sempre occasione per mostrare quanto di nuovo c’è nel mondo delle due ruote, non soltanto per quanto riguarda le motociclette stesse ma anche e soprattutto per l’abbigliamento e gli accessori. Il mercato dei caschi è sempre molto attivo e tra le tante proposte offerte, ecco spuntare la pinna di Shark con due nuovi prodotti, uno di estrazione prettamente turistica, l’Evoline serie 3, l’altro con connotati assolutamente adatti alle naked aggressive, l’integrale Speed R.

SICUREZZA INNANZITUTTO

Prima di passare alla descrizione delle caratteristiche e dei modelli, è giusto spendere due parole su un aspetto comune a tutta la linea Shark nonché caposaldo della filosofia del marchio: la sicurezza.
L’esperienza delle corse ha offerto un primo spunto per mostrare l’attenzione di Shark alla sicurezza, portando la testimonianza dei suoi ambasciatori: i caschi di Muggeridge, Laconi o Nieto in seguito ad incidenti ne sono solo un esempio.

Per comprovare l’affidabilità dei propri prodotti, Shark si affida inoltre ad una serie di test indipendenti, facenti parte del programma britannico SHARP (Safety Helmet Assesment and Rating Programme). I test hanno permesso di esaminare un gran numero di caschi e di verificare con estrema precisione punti critici, zone d’impatto e gli effetti sul cranio del motociclista appena incidentato. Il programma, più o meno come succede per le auto con l’NCAP, viene quantificato con un rating da una a cinque stelle in base ai risultati ottenuti.
Sia l’Evoline che lo Speed R hanno ottenuto 4 stelle SHARP a testimonianza di quanto sia preponderante la sicurezza nella filosofia del marchio transalpino.

CASCHI IN TESTA E VIA

Passando alla prova pratica, la Shark ha organizzato un bel tour diviso tra le curve della statale della Cisa e dei tratti di autostrada per verificare le caratteristiche dei due caschi in varie situazioni di utilizzo.

Partiamo con il turistico Evoline giunto ormai alla terza serie. Questo casco in policarbonato rappresenta l’ultimo step evolutivo di un modello nato 5 anni fa. L’Evoline è un casco completamente apribile grazie al movimento della mentoniera che ruota fino alla nuca: in pratica passiamo da un casco integrale ad un casco jet con un solo gesto e senza armeggiare con la visiera. La doppia anima di questo elemtto è ulteriormente sottolineata dalla doppia omologazione sia come integrale sia come open face.

La più importante innovazione apportata rispetto alla versione precedente è la riduzione di peso, parametro molto importante per un casco modulare, che passa da 1,9 Kg ad 1,7 Kg, un risparmio di 200 gr che sul collo, durante un lungo viaggio, non può che giovare.
Gli interni sono rinnovati e totalmente staccabili con l’utilizzo di Easyfit, uno spazio ricavabile all’interno dell’imbottitura per chi porta gli occhiali, e la possibilità di inserire nella zona posteriore la batteria per il dispositivo bluetooth Sharktooth. Il casco viene ovviamente omologato con il dispositivo inserito. Le visiere presenti sono due: una interna e scura, che si abbassa grazie ad una chiusura centrale, e la classica visiera trasparente trattata con antifog ed anti graffio. L’accesso a quest’ultima ed il dispositivo per il distacco per eseguire la pulizia è molto semplice.

Nella parte di autostrada ci siamo trovati di fronte a raffiche di vento molto violente che hanno in parte guastato il giudizio sull’assorbimento della rumorosità ma nel complesso la silenziosità è buona. Il peso del casco in testa è ben bilanciato e non affatica neanche dopo molti chilometri percorsi. La ventilazione in configurazione full face è molto buona. L’accesso alle varie cerniere e chiusure è semplice, l’unico neo da questo punto di vista è proprio la chiusura da jet a integrale. Mentre per accedere all’open face basta un movimento sulla mentoniera, per il passaggio inverso è necessario che la visiera sia alzata. Non è possibile quindi ritornare in modalità integrale con la visiera abbassata. Come già detto trattasi più di neo che di vero e proprio difetto che, una volta abituatisi, scompare. L’Evoline, differentemente da altri caschi modulari, non si limita alle tinte unite ma si presenta con livree bicolori sobrie e molto azzeccate anche in funzione del suo doppio ruolo. Interessante la verniciatura riflettente e fluorescente per essere facilmente individuati di notte. La terza serie dello Shark Evoline è venduta al pubblico ad un prezzo compreso tra i 379 euro ed i 399 euro a seconda della colorazione.

Il secondo modello presentato è lo Speed R, un casco aggressivo in materiale composito studiato principalmente per moto nude. La struttura in layer di composito sovrapposto (kevlar e fibra di carbonio) permette di avere un’altissima resistenza ed assorbimento degli eventuali impatti conservando un peso contenuto tra 1,4 Kg ed 1,5 Kg a seconda della calotta. Le linee spigolose e le alette servono ad incanalare i flussi di aria turbolenta che si generano attorno ad una moto senza carene, così facendo si minimizza la resistenza aerodinamica e la rumorosità provocata dall’attrito del fluido.

Lo studio aerodinamico svolto sullo Speed R con tecnologia CFD (Computational Fluid Dynamics) ha ridotto praticamente a zero le resistenze aerodinamiche che generano il "buffeting" (i tremori causati da una aerodinamica approssimativa). Inoltre, il sistema di ventilazione dello Speed R è progettato per funzionare perfettamente, anche se la vostra moto non è dotata di parabrezza o carenature. Il casco ha uno styling molto sportivo, evidenziato dall’utilizzo della stessa visiera del parente corsaiolo top di gamma, il Race R Pro. La visiera ha uno spessore variabile da 2,9 mm agli estremi fino a 4,2 mm nella parte centrale: questa soluzione consente una maggior sicurezza. La visiera stessa appartiene alla classe ottica 1 e minimizza le distorsioni delle linee al punto di aver la sensazione di assenza della visiera stessa.

Dettaglio molto importante è il fatto che, come sull’Evoline, è presente una seconda visiera interna scura, decisamente molto utile in casi di sole abbagliante. Lo Speed R rappresenta quindi un casco "h24", perfetto sia di giorno sia di notte senza cambi di visiera o aggiunta di accessori.
Gli interni sono completamente staccabili e anche qui è presente la predisposizione Easyfit per i portatori di lenti. Inoltre il paranaso e il sottogola removibili e di serie ne fanno un prodotto completo anche in situazioni meteo difficili.

La sensazione in moto è quella di calzare veramente un ottimo prodotto, leggero, che assorbe bene i rumori e i disturbi dell’aria. La ventilazione è buona e permette un veloce dissipamento del calore evitando che il vapore disturbi la visuale. L’accessibilità alle chiusure è abbastanza intuitiva sia per la visiera scura sia per le parti apribili per la ventilazione. L’unico difetto realmente tangibile è rappresentato dalla chiusura della visiera principale. Al fine di mantenere la forma più aerodinamica possibile, la linguetta per aprire e chiudere è stata sostituita da un dentino triangolare piccolo e difficilmente operabile specie a guanti calzati. Le colorazioni disponibili sono molto aggressive ma non chiassose, partendo dalle tinte unite fino al replica Scott Redding. I prezzi in funzione della livrea partono da 379 euro fino a 399 euro.

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