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Motodays 2012: intervista a Tony Cairoli

"Abbiamo lavorato sulla moto, saremo competitivi!"

Moto - News: Motodays 2012: intervista a Tony Cairoli

A Motodays 2012, tra i tanti piloti, non è mancato il cinque volte Campione del Mondo MX, Tony Cairoli. Il pilota del Team De Carli KTM ha prima dedicato alla sola stampa una breve chiacchierata, per poi passare sul palco di Radio Globo nel Padiglione numero 3, dove ha deliziato il pubblico con le sue esperienze e le sue avventure.

Tony, come sta andando?
"Direi molto bene, a Mantova, che tra l'altro è una delle mie piste preferite, ho ottenuto un ottimo risultato, agli Internazionali non è andata benissimo, ma non mi lamento. Sono pronto per la stagione 2012!"

Hai migliorato nelle partenze, quello che è un po' un punto debole?"
"Beh, allo scatto, cerco chiaramente di partire tra i primi cinque, l'anno scorso ho faticato. Abbiamo lavorato sulla moto per risolvere il problema; ho chiesto dei miglioramenti, per compensare la coppia inferiore della 350, e sono stato accontentato, quindi presto vedremo i risultati. E' anche vero però, che in piste dove il rettilineo di partenza è lungo come a Glen Helen, io ed Alessi stavamo davanti, nonostante sia un 350, quindi il motore c'è".

Ti stai allenando?
"Si, e già da tempo anche. Su diverse piste italiane, e su quella del team naturalmente. Domenica prossima a Castiglione del Lago, vedremo".

Parliamo degli Stati Uniti d'America. AMA Supercross...
"Iniziamo col dire che mi fa piacere se vince Ryan Dungey, per il semplice fatto che fa parte della KTM naturalmente. Io però sono amico di Chad Reed, e mi è dispiaciuto moltissimo che si sia fatto male. Quest'anno avrebbe potuto dire la sua, era in forma. Molto probabilmente sarà però Ryan Villopoto a vincere, ne ha di più, è motivato ed allenatissimo. Anche James Stewart potrebbe dire la sua, ha una tecnica fenomenale, lo stimo molto, mi farebbe piacere se riuscisse a fare qualcosa di più".

Parliamo di vita privata. La tua Sicilia. E poi vivi a Roma...
"Quando posso torno sempre in Sicilia, è la mia terra, mi manca, ci sono i miei amici, ho proprio bisogno di andare lì ogni tanto. Quanto a Roma, si, ci vivo da 5 o 6 anni e mi trovo bene, non penso che cambierò città. - continua il "Tonino Nazionale" - Roma è la Capitale, è giusto che abbia la sua fiera di moto e scooter. Qui è pieno di due ruote, e stesso io ci giro, è come un allenamento guidare qui - scherza - mi alleno i riflessi, visto che la gente apre le porte senza guardare! Devo poi dire che qui, soprattutto gli scooteristi, sono spericolati. Fanno manovre assurde, si è sempre per strada, e dovrebbero darsi una calmata."

Torniamo in U.S.A.. Com'è lì, tu che ci hai vissuto?
"Lì la cultura del motocross è diversa, molto più radicata. Si allenano sin da bambini, ci sono spazi diversi... ecco perchè stanno su uno scalino superiore. Hanno una tecnica molto più sviluppata che da noi. Andare lì e pensare di vincere è un'utopia. Se vuoi ottenere dei risultati, devi perdere due anni lì, e poi inizi ad essere competitivo. In generale lo stile di vita lì non mi piace, e si mangia pure male!"

Tony, il cross oggi...
"Si merita di più. Dovrebbero passarlo di più un TV, vorrei che diventasse più comune"

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