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KTM 690 Bob Racer

Realizzata dal designer californiano Sven Etzelsberger

Moto - News: KTM 690 Bob Racer

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Con ogni probabilità questa è la prima KTM Bobber che si sia mai vista in circolazione. A pensarci, in effetti, in passato si sono viste tante realizzazioni speciali su base KTM, ma tutte orientate in chiave sportiva o cafè racer come la 525 EXC di Roland Sands di cui vi parlammo nei mesi scorsi.

Il colpevole stavolta si chiama Sven Etzelsberger e non è un professionista del custom e delle leaborazioni, bensì un progettista che lavora alla Fisker, azienda californiana specializzata in auto ibride di lusso.
Sven, che oltre alla tecnologia sembra avere anche una grande passione per la fotografia, ha preso una KTM 690 Supermoto del 2007 e l’ha spogliata traendone un bel bobber, tanto interessante quanto singolare.

UN PO’ BOBBER UN PO’ CAFE’ RACER
Sven ha realizzato questa strana creatura all’interno del suo ben fornito garage a Huntington Beach, nei ritagli di tempo. In particolare Sven si è dedicato alla Bob Racer di sera, dopo aver messo a letto la figlia, per evitare di abbrutirsi davanti alla TV. Nei suoi intenti c’era il desiderio di realizzare una special unica, che uscisse dai canoni tradizionali delle custom bicilindriche e di conseguenza non doveva avere un grosso V2 come la maggior parte dei bobber. A Sven, inoltre, piace guidare, e nell’intento di costruirsi una moto custom voleva mantenere prestazioni stradali accettabili e ciò lo ha portato a scegliere la 690 Supermoto come candidata ad essere immolata per la causa.

Come si vede, la moto è stata completamente svestita di tutte le suppellettili da motard ed è stata abbassata a filo dell’asfalto accorciando quasi del tutto la corsa della forcella e quella dell’ammortizzatore posteriore. Le ruote originali hanno lasciato spazio a cerchi con canale e raggi verniciati a polvere in nero e nippli cromati lucidi, con l’anteriore da 21 pollici e la posteriore da 18".
Sven ha poi eliminato anche tutto l’airbox originale, facendo scomparire praticamente tutto ciò che di plastica esisteva sulla 690 SM di partenza e rimpiazzandolo con un filtro cilindrico in cotone della K&N. L’impianto di scarico è realizzato dalla Zard e prevede collettore interamente bendato con nastro per alta temperatura e una coppia di terminali a megafono che sostituiscono le due "ciminere" della 690 SM originale.

Per ottenere il look voluto, Sven ha disegnato un serbatoio utilizzando una schiuma per isolamenti (lo Styrofoam) con la quale ha ricavato uno stampo sul quale un artigiano della zona ha battuto e saldato il serbatoio vero e proprio, che poi è stato cromato. In cantina è stato invece costruito il parafango posteriore insieme al telaietto reggisella. Quest’ultima è in cuoio ed è stata trovata da Sven su eBay ed è decorata con una delle famose pin-up di Alberto Vargas ritratta davanti a un caccia P-40 Kittyhawk della seconda guerra mondiale.
Il risultato, che piaccia o no, è comunque degno di nota, se non altro per la capacità di cambiare radicalmente faccia alla moto di partenza, sostituendo relativamente poche parti.

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