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Presentato a Monza il BMW Motorrad Italia Goldbet SBK Team 2012

Novità e conferme per mondiale Superbike e Superstock 1000

Moto - News: Presentato a Monza il BMW Motorrad Italia Goldbet SBK Team 2012

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Un’atmosfera da inverno bavarese all’Autodromo di Monza per la presentazione del Team BMW Motorrad Italia, un regalo atmosferico per far sentire a casa le S1000RR 2012, pronte ad essere svelate nella loro nuova livrea. Dalle enormi vetrate gli spalti del tempio della velocità sono imbiancati ma l’atmosfera nella sala convegni è molto calda: nuovi piloti, un nuovo title sponsor e rinnovate ambizioni.

TEAM SUPERBIKE
Il title sponsor che "regala" un fregio giallo oro a tutto il team è GoldBet, una società austriaca di betting tra le più quotate in tutto il mondo, partner della European Security Sport Association, organismo che promuove il gioco pulito e responsabile. Un’iniezione di risorse e di fiducia per il team italiano che nel 2011 ha ben figurato nel campionato pur dovendo gareggiare praticamente con un solo pilota, Ayrton Badovini, già campione del Mondo Superstock nel 2010 con la stessa squadra, a causa dell’infortunio occorso a James Toseland, ritiratosi dall’attività agonistica.
Ayrton è stato giustamente riconfermato e si dimostra sempre più solido sia nei risultati che nel carattere.
Ad affiancare il giovane biellese sarà Michel Fabrizio, quasi un veterano del campionato, che ritorna a lavorare con i ragazzi lo portarono più volte sul podio nelle due stagioni con Ducati Xerox. "Per me è un anno di grande maturazione" dice Michel "Nel passato ho fatto grandi errori e pur arrivando vicinissimo al risultato non ho mai messo insieme tutti i pezzi del puzzle. Stavolta non posso permettermi di fare riferimento su figure importanti e di esperienza come nel passato con Bayliss, Haga e Chili, dovrò fare la differenza, ma ho fatto una serie di cambiamenti. Ho cambiato manager: ora lavoro con Alberto Vergani, lo stesso manager di Checa e Melandri; ho cambiato il preparatore atletico e il metodo di allenamento: sembrerà strano ma ho smesso con la palestra che detestavo e adesso...ballo il latino-americano! Infine ho subìto un ultimo intervento all’avambraccio per risolvere definitivamente il problema ai tendini e già al test di sabato a Vallelunga sono riuscito a girare senza problemi".
Due caratteri diametralmente opposti quelli di Ayrton e di Michel: si annusa una certa rivalità che potrebbe essere stuzzicante per i risultati, sperando non si ergano muri nel box stile motoGP.

TEAM SUPERSTOCK 1000
Molto diversi e molto giovani anche i due piloti che correranno la Superstock 1000, Lorenzo Baroni e Sylvain Barrier. Proveniente da due buone stagioni con le bicilindriche di Pata e Althea il primo, ravennate, un ventunenne grande e grosso con la faccia da ragazzino; ventiquattrenne il francese, delicato nei modi, che nella scorsa stagione aveva portato la stessa BMW al quarto posto nella classifica finale del campionato. A loro il difficile compito di combattere contro le sempre competitive 1198, o addirittura contro le 1199 Panigale, regolamento permettendo. Una squadra molto fresca quindi, il più vecchio tra tutti e quattro ha 28 anni, che contrasta nettamente con l’opinione di molti per cui il campionato del mondo Superbike sia un buen retiro per piloti a fine carriera.

Soddisfatti delle scelte il direttore progetto SBK di BMW Motorrad Italia Andrea Buzzoni e il Team Manager Serafino Foti. "Pur avendo dovuto rinunciare al campione del mondo Carlos Checa, con un contratto praticamente firmato" dice quest’ultimo "siamo contenti della nostra squadra e dei nostri mezzi. Lo sviluppo della moto 2012 è partito su un’ottima base: abbiamo migliorato l’erogazione del motore e la mancanza di coppia, che ci aveva penalizzato in precedenza." Inoltre i noti problemi di elettronica derivata dalla Formula 1 sono stati brillantemente risolti dal capo tecnico Dino Acocella con un approccio pragmatico. Proprio questo metodo di lavoro, affinato da più di un decennio di vittorie in campionato, ha fatto del Team BMW Motorrad Italia un avversario diretto del team ufficiale. "Ma non ci sono giochi di squadra" afferma Serafino Foti "a meno che non ci sia un pilota che lotta per il titolo mondiale: a quel punto è chiaro che potremmo e forse dovremmo giocare a suo favore".

Dal canto nostro speriamo non sia necessario e che vinca il migliore, qualsiasi sia la sua squadra, senza sconti.

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