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Agility Saietta: l'elettrica anticonvenzionale

Presentata in questi giorni al London Motorcycle Show

Moto - News: Agility Saietta: l'elettrica anticonvenzionale

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Il panorama delle moto elettriche diventa giorno dopo giorno più vasto. Negli ultimi mesi si sono realmente moltiplicate come funghi le proposte di trazione elettrica a due ruote un po’ da ogni parte del mondo.
Un caso tra tutti è quello della Brammo, che con la Enertia prima e con la Empulse poi, sta tentando la strada della commercializzazione.
Abbiamo più volte avuto modo di notare, inoltre, che la moto elettrica sta sempre più tentando di scendere in pista, per dimostrare la sua competitività con le moto a combustione interna, come accade per la Swigz.com di Chip Yates.

AGILITY SAIETTA

Oggi è invece la volta della Agility Saietta, presentata giusto ieri al London Motorcycle Show.
Le informazioni recitano di una "urban sport" che vuole stupire grazie a un design anticonvenzionale. Beh… aggiungiamo noi, se l’intento era quello di stupire, alla Agility ci sono riusciti in pieno, ma forse se avessero puntato su un design un tantino più convenzionale e un po’ meno "mostromorfo" forse avrebbero anche qualche chance in più di vendere qualche moto.
Per carità, è comprensibilissimo che una motocicletta che non può distinguersi dalle altre per l’architettura motoristica non può far altro che puntare su un design fuori dal comune se vuole stupire, ma qui ci sembra che si sia andati un po’ oltre…

LA TECNICA

Con la speranza che il copywriter della Agility non abbia voluto riprendere storpiando la parola italiana Saetta per dare il nome a questa insolita motocicletta, passiamo a descrivere le informazioni tecniche in nostro possesso.
La Saietta è una moto sportiva elettrica proposta in due versioni: Saietta S che ha autonomia di 50 miglia e Saietta R che ha ben 100 miglia di autonomia garantita. Il suo progettista, il londinese Lawrence Marazzi, sostiene che la sua creatura sarà "il futuro della motocicletta urbana" e conta di iniziarne la produzione entro maggio di quest’anno. Già fissati pure i prezzi: la versione S, che a detta del costruttore è in grado di scattare da zero a 60 miglia orarie in meno di quattro secondi, costerà in Inghilterra 9.975 sterline, mentre la versione R, un po’ più lenta in accelerazione per via del maggior peso, costerà 13.975 sterline.
La tecnica costruttiva, al di là del design "tragicomico", è anche interessante, perché troviamo un bel telaio a traliccio in acciaio con il motore posto molto in basso, esattamente sotto la sella del pilota e vicinissimo al pignone della trasmissione. Sotto la mostruosa carenatura trovano posto le numerose batterie e il telaio si innalza fino alla testa di sterzo dove troviamo un ammortizzatore tradizionale che regola le oscillazioni di una sospensione di tipo Norman Hossack anch’essa realizzata in tubi d’acciaio.
Insomma… ci auguriamo che il sig. Marazzi abbia il buon senso di rivedere un po’ le sue posizioni in materia di design, altrimenti abbiamo paura che il suo rischia di rimanere solo un, complicato, esercizio di stile…

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