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Il management Aprilia racconta la RSV4R

Polimeni, Fioravanzo e Cicchetti spiegano la superbike "base"

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Dopo il passo falso di fine novembre al Mugello, quando una partita difettosa di bielle obbligò ad uno stop forzato la presentazione dinamica della nuova RSV4R, la Casa di Noale ripresenta sul circuito dell’Estoril, in Portogallo, la versione standard della sua superbike con motore V4. A fare gli onori di casa c’è parte del management Aprilia direttamente coinvolto in questo progetto, per spiegare nei dettagli l’importanza di questo prodotto nell’ambito della strategia di mercato del gruppo Piaggio.

La conferenza comincia con un emozionante filmato della vittoria conquistata da Max Biaggi quest’anno sul circuito di Brno, in occasione del GP della Repubblica Ceca del Mondiale SBK, subito dopo prende la parola Francesco Polimeni, responsabile marketing prodotto moto Aprilia: "In un periodo relativamente ridotto Aprilia ha conquistato un palmarès sportivo tra i più ricchi, e la RSV4 arriva per far crescere questo bottino nel Mondiale Superbike. E’ una moto che già alla nascita si pone ai massimi livelli del motociclismo e che vuole tracciare un solco tra sé e le altre supersportive. Per questo è nata direttamente in tre versioni, che sono state pensate e sviluppate parallelamente: la superbike, la Factory e la R. Dopo l’incredibile competitività dimostrata nel Mondiale SBK, l’ottimo responso da parte del pubblico e degli addetti ai lavori per la Factory, la RSV4R – prosegue Polimeni – nasce per avvicinare le massime prestazioni e la migliore tecnologia a tutti gli appassionati, che potranno divertirsi con un mezzo che rappresenta lo stato dell’arte in questo segmento, che fa dell’equilibrio il suo maggior pregio e che per questo permetterà a tutti di divertirsi e andare forte da subito."

Prende poi la parola Mariano Fioravanzo, responsabile piattaforma moto sportive Aprilia: "La RSV4 si caratterizza per tre elementi fondamentali; il motore V4, la ciclistica che noi definiamo sartoriale, e il design, che mette l’accento su compattezza, essenzialità e tecnica a vista. Il motore V4 a 65° presenta il minimo ingombro trasversale e longitudinale ed è la migliore architettura per ottenere un equilibrio intrinseco, tanto che si può considerare un ‘big bang naturale’. Le catene di distribuzione sono laterali e muovono i soli alberi a camme di aspirazione, mentre quelli di scarico sono mossi da ingranaggi, per ottenere la massima compattezza delle teste. Altre caratteristiche salienti sono le valvole di aspirazione in titanio, il basamento monoblocco, i due iniettori per cilindro, i corpi farfallati da 48 mm, il cambio estraibile, la frizione antisaltellamento e ovviamente il comando del gas ‘Ride by Wire’ con tre mappature, Track, Sport e Road, per avere sempre la migliore erogazione a seconda dell’utilizzo.

La ciclistica – prosegue Fioravanzo – è caratterizzata da un baricentro del motore praticamente sovrapponibile al baricentro della moto. La distribuzione dei pesi è al 52% sull’anteriore e al 48% sul posteriore, grazie anche al serbatoio posizionato in parte sotto la sella, disposizione che migliora il bilanciamento anche con il pieno di benzina. Il grande equilibrio della RSV4 si trasforma in ottima agilità, grande stabilità e notevole velocità in percorrenza di curva. Tutta la componentistica è di altissima qualità e abbiamo messo molta cura anche nelle finiture, con anodizzazioni, lucidature e saldature a vista, lavorazioni di pregio tipiche delle moto da corsa. Il telaio e il forcellone in alluminio pesano appena 5 kg e poco meno di 10 kg, ma assicurano grande rigidità torsionale e flessionale. Rispetto alla Factory la RSV4R ha sospensioni diverse ma comunque totalmente regolabili, Showa da 43 mm all’anteriore e Sachs con molla alleggerita al posteriore. I freni invece sono gli stessi della sorella più pregiata, della Brembo, con pinze monoblocco, dischi con foratura asimmetrica e flange a 6 nottolini che permettono di risparmiare nel complesso ben 500 grammi di peso."

Facendo parte del Gruppo Piaggio, era presente anche Alessandro Cicchetti, responsabile marketing del gruppo per il mercato europeo, africano e del ‘middle east’: "Per le prime 200 Factory era previsto un piano di vendita sono on line, ed è stato un successo considerando che dal vivo nessuno aveva ancora visto la nuova RSV4. Il minisito web dedicato alla nostra supersportiva ha contato fino ad oggi oltre 140.000 accessi e possiamo dire con orgoglio che tutta la produzione 2009 della RSV4 è stata venduta. Un successo che potevamo immaginare quando, presentandola ai nostri dealers, in molti la definirono ‘essenza pura’. Oggi abbiamo circa 800 concessionari nell’area EMEA (Europe, Middle East, Africa, ndr) e 80 in Italia, sui quali stiamo operando un miglioramento della specializzazione sulle moto con l’implementazione di un modello di business specifico.

Approfitto dell’occasione - prosegue Alessandro Cicchetti - per annunciare che da inizio 2009 stiamo operando, come gruppo Piaggio, una riorganizzazione della nostra rete vendita due ruote, quindi veicoli commerciali esclusi. Abbiamo infatti creato delle ‘Selling agency’ e, per alcuni mercati più importanti, delle filiali dirette, che gestiscono la vendita e l’assistenza dei prodotti di tutti i marchi del gruppo per garantire un livello di professionalità e vicinanza al cliente finale sempre maggiore. Negli altri paesi continuiamo a lavorare con importatori di grande tradizione ed esperienza con i quali abbiamo un rapporto di fiducia e che sono molto competenti anche dal punto di vista della relazione con il cliente finale. E proprio il cliente finale ci sta premiando, la nostra quota di mercato in Europa è infatti cresciuta del 2%, un risultato lusinghiero in questo momento così difficile per l’economia."

E’ di nuovo Polimeni, marketing manager moto, a prendere la parola quando è il momento di rispondere a qualche domanda sulla RSV4R. Il prezzo innanzitutto: "In Italia costerà 16.000 Euro f.c. ". Più delicato l’argomento relativo agli obiettivi di vendita: "Vogliamo venderne 2.000 in Europa, di cui il 30% in Italia; in tutto il mondo contiamo invece di superare i 3.000 esemplari". Mercati di riferimento? "Gran Bretagna e Stati Uniti, e negli ultimi anni sta dimostrando un crescente interesse per questo segmento la Grecia". Come vanno le vendite della RSV4? "I 1000 esemplari necessari all’omologazione per il mondiale superbike sono stati tutti venduti entro settembre 2009 e l’ulteriore lotto di produzione è già andato esaurito". Immancabile la domanda sulle novità 2010: "Stiamo lavorando sull’introduzione del controllo di trazione e sulle derivate con motore V4 (la nuova Tuono, ndr)".

Oggi, giovedì, siamo in circuito all’Estoril per provare la nuova RSV4R. Continuate a seguirci, domattina vi proporremo il test dinamico completo con una ricca gallery fotografica.

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