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Ducati Monster 1100EVO - TEST

Più motore, più sicurezza, più Monster!

Moto - Test: Ducati Monster 1100EVO - TEST

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Sono passati ormai diciotto anni dal 5 marzo 1993, data nella quale venne lanciata la prima versione del Monster, che allora era la M900 a carburatori. Da quel giorno, ben 246.483 Monster sono scesi dalle linee di montaggio di Borgo Panigale, in tantissime versioni e cilindrate.
Oggi Ducati ha diversificato la gamma delle proprie nude e fin dal momento in cui è stata presentata la Streetfighter, le versioni quattro valvole del Monster sono uscite di produzione.
Al vertice della gamma Monster, quindi, si trova oggi la motorizzazione 1100, presentata due stagioni addietro ed evoluta nella moto che abbiamo provato in questi giorni, che ducati ha lanciato in forma statica allo scorso Salone di Milano.

EVO COME EVOLUZIONE

Il Monster costituisce uno di quei pochissimi esempi al mondo di moto che sono rimaste uguali a loro stesse per tantissimi anni. Come sappiamo, la prima generazione di Monster è rimasta in listino circa quindici anni, andando incontro, in tre lustri, a una costante evoluzione tecnica che ne ha pian piano elevato gli standard qualitativi e le prestazioni.
L’Evoluzione, quindi, è un concetto a cui il Monster è fedele da sempre, ed anche per il 2011 assistiamo a una importante evoluzione tecnica.
La sua portata è tale che anche il nome della moto ha assunto il suffisso EVO, a confermare che si tratta di una versione rivista e migliorata.
La nuova Monster 1100EVO, come già vi abbiamo anticipato ieri è già disponibile nei Ducati Store, al prezzo di 11.690 euro chiavi in mano.

EVOLUZIONE IN TRE "S": SPORT – SICUREZZA – STILE
Sono tre i punti chiave della evoluzione tecnica cui il Monster è stato sottoposto per il 2011: Sport, Sicurezza e Stile.
Il primo è legato all’evoluzione cui il motore è andato incontro per raggiungere, primo due valvole nella storia, i cento cavalli di potenza. Il precedente 1100 erogava già 95 CV e, per guadagnarne altri cinque, è stato rivisto nella termodinamica e nella fluidodinamica della testata.
E’ stata incrementata l’alzata valvole, del 5% all’aspirazione e del 4% allo scarico e sono cambiati i pistoni per accrescere il rapporto di compressione dal 10,7:1 a 11,3:1. Il profilo del condotto di aspirazione è stato leggermente modificato per migliorare il riempimento.
Le testate sono state riviste anche nei passaggi interni del lubrificante, per migliorare lo scambio termico e garantire un miglior raffreddamento della termica.

Il resto del propulsore è rimasto pressoché invariato, fatta salva una modifica che farà storcere un po’ il naso ai Ducatisti duri e puri: la frizione montata sul Monster 1100EVO è in bagno d’olio. Addio quindi alla sferragliante frizione a secco che ha fatto la storia della Ducati per tanti anni. C’è da dire, però, che il passaggio alla frizione in bagno d’olio porta con sé anche la funzione di asservimento in coppia già vista sulla Multistrada 1200, e di conseguenza anche un importante alleggerimento dello sforzo alla leva.
Una modifica tecnica ma che sconfina nello Stile è costituita dal nuovo impianto di scarico che corre sul lato destro del motore anziché al di sotto.
I collettori, in tubo d’acciaio da 45 mm spessi 1 mm, si congiungono all’altezza della valvola parzializzatrice per poi confluire nel catalizzatore e nel silenziatore. La forma di quest’ultimo è quella di due terminali sovrapposti con due uscite, ma in realtà si tratta di un silenziatore unico a doppia uscita.

SICUREZZA

Il secondo grosso passo avanti, il Monster 1100EVO lo ha fatto in termini di sicurezza. Sì perché per la prima volta la nuda bolognese viene equipaggiata di serie con il Safety Pack. Esso si compone di un evoluto sistema di antibloccaggio per i freni (che era optional sul Monster 1100 my 2010) realizzato in collaborazione con Bosch, al quale si affianca oggi l’ormai celeberrimo Ducati DTC il traction control che la Casa di Borgo Panigale ha inaugurato tre anni addietro con la 1098R.
Il Traction Control è nella sua edizione più aggiornata e prevede quattro intervalli di regolazione ed è, ovviamente, escludibile.

Come di consueto su una Ducati, anche l’impianto ABS è disattivabile attraverso i comandi del cruscotto.
Una ulteriore novità di carattere ciclistico che ha interessato il Monster 1100 EVO, riguarda l’avantreno. La forcella è stata sostituita con un elemento a steli rovesciati da 43 mm della Marzocchi, completamente regolabile nel precarico, nel freno in compressione e in estensione. L’ammortizzatore rimane invece il conosciuto elemento Sachs azionato con articolazione Cantilever dotato di regolazione del precarico e del solo freno in estensione.

STILE

Il terzo aspetto in cui il Monster si è evoluto è l’estetica.
Salta infatti subito agli occhi il ritorno delle colorazioni Sport che avevano fatto il successo delle versioni SR di alcuni anni addietro. Due le possibilità: Rosso Ducati con fascia a contrasto bianca, oppure Diamond Black, con fascia grigia. Il nuovo impianto di scarico laterale costituisce un importante balzo di stile e l’aver allontanato i terminali dalla coda ha costituito il pretesto per rivedere la parte terminale della coda fino al porta targa, ora più filante di prima.

Sono nuove anche le pedane del passeggero, che si staccano ora da quelle del pilota e vengono fissate autonomamente al di sotto del telaietto reggisella. Anche i cerchi ruota hanno subito una evoluzione tecnica e stilistica, e hanno ora dieci razze e un design più aggressivo dei precedenti.
Anche la sella è stata oggetto di modifiche poiché è stata rivista nella parte anteriore per migliorare l’ergonomia e si è impreziosita di cuciture rosse a contrasto. Per migliorare l’ergonomia, assieme alla modifica della sella è stato rialzato di 20 mm il manubrio adottando risers più lunghi.

IN SELLA

Il nostro test si è svolto sulle strade tutte curve che si inerpicano sull’Etna, dove abbiamo potuto provare a fondo la rinnovata nuda di Borgo Panigale.
Fin da subito si avverte il cambio nell’ergonomia: il manubrio è ora più a portata di mano, anche se rimane abbastanza basso per una naked e la parte anteriore della sella meglio conformata aiuta a non gravare troppo sugli avambracci.
In movimento si ritrova il Monster di sempre, un po’ scorbutico ai bassi regimi ma fluido e generoso non appena vengono varcati i 3.000 giri/min.
La disponibilità di coppia del bicilindrico due valvole è notevole e nella prima metà dell’erogazione è difficile trovare differenze con il motore precedente. Il vantaggio di cavalli si inizia a sentire attorno ai seimila giri/min con una maggior propensione a girare agli alti regimi.

L’utilizzo del Controllo di Trazione DTC restituisce un Monster decisamente edulcorato, che permette di aprire il gas senza troppo riguardo, certi che l’elettronica faccia il proprio lavoro. Il rovescio della medaglia riguarda gli "aspetti ludici" della moto, visto che l’intervento del DTC scongiura anche le impennate di potenza. Niente paura, è sufficiente disattivarlo per ritrovare il Monster di sempre, con la sua naturale propensione alle evoluzioni.
L’ABS invece, ha un rendimento buono e il sistema si inserisce solo quando è necessario, anche se, avremmo gradito una taratura leggermente più sportiva.
La ciclistica del Monster 1100EVO è quella conosciuta della versione precedente, caratterizzata da una maneggevolezza elevata e peso ridotto. Il terreno migliore dove questa moto mostra le sue armi è il misto veloce, dove una guida rotonda e raccordata paga molto in termini di prestazioni e piacere ricevuto. La nuova forcella Marzocchi guadagna in scorrevolezza rispetto al modello adottato in precedenza, e dimostra di essere sufficientemente sensibile alle regolazioni.
In conclusione, la Monster 1100EVO costituisce il nuovo vertice per la famiglia delle nude a due valvole di Borgo Panigale, una Ducati che ha in sé tutti i cromosomi conosciuti delle sportive bolognesi e in più un look davvero affascinante.
Rimanete con OmniMoto.it perchè tra qualche giorno vi proporremo la nostra video prova del Monster 1100EVO!

In questo test abbiamo utilizzato:
Casco X-Lite
Guanti Alpinestars
Giacca Alpinestars
Stivali Dainese
Paraschiena Stivali Dainese

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