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MotoGP 2010, Jerez: Ducati sì, Ducati no

Il potenziale c'è ma Stoner non lo concretizza. Cresce Hayden

Moto - News: MotoGP 2010, Jerez: Ducati sì, Ducati no

E' arrivato con la consapevolezza di essere il più forte e, nel corso del venerdì, aveva anche dimostrato di esserlo. Poi, dopo aver baciato la pista per la seconda volta in questo avvio di stagione, non è più riuscito ad abbassare i tempi, limitando i danni in qualifica e sparendo dietro ad Hayden in gara. Una situazione, quella di Stoner, molto strana...soprattutto perchè, fatte le debite proporzioni, alle prestazioni più che decorose di Hayden e di Kallio (7°) avrebbe dovuto e potuto corrispondere da parte sua un passo gara in linea a quello dei primi durante la corsa.

Ed invece qualcosa è andato storto, probabilmente nella fiducia che lui ripone nella sua Desmosedici GP10. Una moto velocissima, molto più semplice da guidare rispetto alla vecchia, forse un po' troppo confidenziale per i gusti di del canguro australiano, abituato ad andare fortissimo con un oggetto (la Ducati 800) con cui solo Capirossi era riuscito a vincere una corsa.

Una situazione paradossale a cui Stoner ed i tecnici della Rossa devono trovare una soluzione al più presto. Di tornare al V4 in configurazione "screamer" (scoppi regolari) non se ne parla, anche perchè in Ducati hanno tutta l'intenzione di rendere il più semplice possibile la vita al nuovo top rider se Stoner dovesse andare in Honda, ma è chiaro che se la "non percezione" del limite da parte di Stoner continuerà di questo passo sarà l'ennesima occasione sprecata per portare un nuovo mondiale a Borgo Panigale. Il potenziale, sin dai primi test invernali lo si è visto, c'è: bisogna "solo" capire come sfruttarlo, sempre che Casey non torni ad avere problemi col "lattosio" ed i suoi derivati...

"Il quarto posto - ha dichiarato Hayden - non è un disastro ma speravo di riuscire a mantenere il contatto con il gruppetto di testa per provare a lottare per il podio alla fine. Non sono contento soprattutto dei nove secondi di distacco ma, considerando che stiamo cercando di costruire una base solida, non è stato un fine settimana da buttare via. La squadra, la moto… tutto è andato molto bene, ma ci sono mancati un paio di decimi in gara. Pensavo di poter fare qualcosa di più, come in Qatar, ma non è andata così. Come ho detto ieri, i miei ragazzi hanno lavorato come dei matti per mettermi in condizione di fare bene e domani avranno ancora una giornata di duro lavoro, quindi a loro va un grande grazie. Questo è il team ufficiale della Ducati, e non ci mettiamo a fare i salti di gioia per un quarto posto, però ce lo teniamo e guardiamo avanti. Abbiamo raccolto dati e informazioni su cui lavorare e che dovrebbero aiutarci ad essere più competitivi a Le Mans. Speriamo di continuare a crescere."

"Non sono soddisfatto - ha dichiarato Stoner - della mia performance. Abbiamo cominciato bene il fine settimana ma poi abbiamo perso terreno rispetto agli altri, non riuscendo a migliorare il set up da cui siamo partiti. Siamo caduti nella trappola di provare modifiche troppo radicali e abbiamo perso la direzione. In gara sono partito appena discretamente ma nei primi giri mi sentivo abbastanza a posto, tanto che Jorge in quel momento addirittura un po’ mi rallentava. L’ho superato e mi stavo avvicinando a Nicky quando ho perso all’improvviso l’anteriore ed ho rischiato di cadere. La moto era quasi a terra ma in qualche modo sono riuscito a tenerla su e a riprendere il controllo. Ho provato a spingere di nuovo ma mi si è "chiuso" il davanti un paio di volte in un solo giro. Questo mi ha fatto perdere fiducia e Jorge mi ha passato con facilità. Da quel momento in poi ho pensato a portare a casa più punti possibile. Nella seconda parte di gara, quando le gomme hanno cominciato a calare, sono riuscito a recuperare qualcosa ma era troppo tardi e non ce l’ho fatta a riprendere Nicky. Domani dobbiamo lavorare per trovare qualche risposta e per tornare in lotta a Le Mans."

"Siamo molto contenti per Nicky - parla Filippo Preziosi, Direttore Generale Ducati Corse - perché è stato costante durante tutto il fine settimana e oggi ha confermato di nuovo di poter far bene. Mi spiace invece per Casey perché sicuramente non è contento di questo risultato. Abbiamo perso la strada durante il fine settimana dopo essere partiti bene venerdì, ma da lì non siamo riusciti a migliorare il set up della moto. Casey non aveva feeling con l’anteriore e, venendo da due cadute, una in Qatar, una qui in prova, abbiamo cercato di risolvere il problema, ma non ci siamo riusciti. Fortunatamente domani abbiamo un giorno di test e questo è un bene perché potremo analizzare i dati e cercare di capire meglio cosa è successo."

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