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MotoGP 2010: Ben Spies crescerà step by step

Il Team Tech3 potrebbe anche essere ribattezzato Texas3...

Moto - News: MotoGP 2010: Ben Spies crescerà step by step

C'è un team, tra quelli ufficialmente iscritti al campionato del mondo MotoGP 2010, che potrebbe essere simpaticamente ribattezzato per via della nazionalità dei suoi piloti: parliamo del Team Tech3, o del team Texas3 che dir si voglia...che quest'anno schiererà la versione "privata" delle M1 2010 e due piloti provenienti, appunto, dal Texas.

Due piloti legati non solo dal passaporto ma anche dalle vittorie nel mondiale SBK (che hanno quello della vittorie del mondiali in SBK (2 Edwards, 2000 e 2002) ed un innato senso per la velocità: per quanto lontano dalle luci della ribalta, anche in virtù di un passato vissuto come fido scudiero di Rossi, Colin è da qualche anno il migliore dei privati e Spies non ha certamente bisogno di presentarsi con il CV per dimostrare che può trasformarsi velocemente in uomo da battere anche in MotoGP.

Un team coi fiocchi, insomma, nel quale l'ultimo arrivato vuole iniziare col piede giusto, alzando il livello della propria performance passo dopo passo: un approccio decisamente molto diverso, ad esempio, da quello portato in pista da Jorge Lorenzo nella stagione del debutto (il 2008), quando numerose cadute gli costarono ossa rotte e timori reverenziali - poi passati... - nei confronti della sua M1.

"È il momento di apprendere - ha dichiarato Spies al sito ufficiale MotoGP.com - e voglio iniziare il prima possibile anche se credo che mi servirà almeno una stagione completa. Se non dovessi mostrare miglioramenti nella seconda stagione, saprò che non sono abbastanza bravo per correre con questi ragazzi. So di essere un pilota decente che può stare nel mezzo del gruppo, ma prima di tutto devo trovarmi comodo sulla moto e iniziare a correre al limite. L'obiettivo sarà rimanere sempre nei primi dieci se poi riesco a entrare nei primi 5 posti qualche volta sarebbe fantastico. Essendo realista una top10 o una top8 a fine anno andrebberò bene. Per il momento devo solo rendermi conto di quale sia il mio livello attuale."

"Voglio portare a termine - aggiunge il texano - il maggior numero di giri possibili senza preoccuparmi di cambiare troppo la moto. Dopo il test di Valencia non abbiamo cambiato nulla, perché voglio esclusivamente pensare alla messa a punto e tra tre settimane tornare e lavorare sulla velocità massima. Il primo test è più che altro utile per ritrovare le sensazioni della pista."

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