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Harley Davidson XR1200X - TEST

Look dirt-track e tanta sostanza per la naked americana

Moto - Test: Harley Davidson XR1200X - TEST

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A vederla così, da ferma, nella sua inedita colorazione black denim, la nuova Harley Davidson XR1200X sembra molto più piccola di quello che è in realtà. Merito della felice mano che ne ha tracciato le forme, merito, forse, di quel pezzo di motore a V stretta che è un po' croce e delizia di (quasi) tutte le moto progettate a Milwaukee. Di fatto la XR1200X non è compatta, non è corta, non è bassa come le sorelle e non è nemmeno agile come la "scomparsa cugina" Buell XB, pur andando a raccogliere l'eredità di quest'ultima con un pizzico di razionalità e di fascino in più.

ARIA NUOVA
Un concept di prodotto nato per portare in concessionaria coloro i quali non sarebbero mai entrati in una rivendita Harley Davidson, perchè il genere di moto proposto sino ad oggi aveva caratteristiche troppo estreme nei prodotti marchiati Buell e tutt'altro che sportivi in quelli a brand HD. Una bella sfida, indubbiamente, pensata partendo da quanto più sportivo di Harley Davidson si fosse visto negli ultimi 40 anni: le moto da dirt-track su base XR750.

Una bella idea, indubbiamente, che potrebbe fare colpo su clienti di brand premium come Triumph, BMW, Moto Guzzi e Ducati non alla disperata ricerca delle prestazioni ad ogni costo, anche se, a dispetto di tutto quello che si potrebbe pensare, con la XR1200X si può andare molto più forte di quanto si pensa. Giusto per dare un ordine di grandezza, crediamo interessante segnalarvi che in certe piste nel corso del Trofeo XR1200 2009 sono stati ottenuti tempi vicini a quelli registrati da alcune 600 Supersport di serie. Certo le moto che hanno preso parte al Trofeo erano riviste e corrette in alcuni dettagli del motore e nell'assetto, ma di base il progetto è molto valido e su strada appare evidente sin dalle prime curve come in HD non sappiamo fare solamente custom e cruiser. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di vedere da vicino come è fatta la nuova XR1200X.

CUORE EVOLUTION
Cuore del progetto è indubbiamente il motore Evolution: raffreddato ad aria e olio, il propulsore americano è caratterizzato da una corsa molto lunga (96.8 mm) ed un alesaggio molto ridotto (88.9 mm), che lo portano a girare molto basso esprimento potenza massima e coppia ad un numero di giri a dir poco perfetto per la guida su strada: i 100 Nm di coppia massima, infatti, sono erogati ad appena 3.700 giri, mentre la potenza massima trova il suo massimo a quota 7.000. Numeri orchestrati da un un sistema di iniezione elettronica sequenziale (ESPFI) e da uno scarico Straight Shot 2-1-2 pensato per assicurare look aggressivo ed una tonalità di scarico tipicamente HD. Il reparto trasmissione è affidato ad un cambio a cinque rapporti con trasmissione finale a cinghia e frizione in bagno d'olio.

VECCHIO STAMPO MA...
In termini di ciclistica tutto ruota attorno alle forme del telaio tubolare in acciaio con struttura a sezione circolare ed al possente forcellone in lega d'alluminio, controllato senza link progressivi da una coppia di ammortizzatori Showa con serbatoio esterno regolabili nel precarico e nel ritorno. Sempre Showa e sempre regolabile anche la forcella: si tratta di un'unità da 43 mm di tipo upside down. Per quanto riguarda l'impianto frenante Harley Davidson prevede due dischi anteriori da 292 mm, gestiti da pinze a quattro pistoncini, ed un disco singolo da 260 mm morso da una pinza a pistoncino singolo.

NUMERI OVERSIZE
Misure? 1.515 mm di interasse, 250 kg il peso a secco, 130 mm di avancorsa che scaturiscono da una combinazione tra l'inclinazione del cannotto di sterzo di 29.3° e quella della forcella di 27.8°. 150 mm la luce a terra in configurazione standard, 795 i mm che separano il bordo superiore della sella dal piano stradale. Atipica anche la scelta della misura delle ruote: 18" davanti e 17" dietro gommate rispettivamente 120/70 e 180/55.

Numeri importanti, che si contrappongono - per ragioni di stile - a un serbatoio ridottissimo nella volumetria (13.3 litri) e ad una strumentazione estremamente compatta, dotata di contagiri con sfondo bianco e tachimetro multifunzionale a indicazione digitale. Nella dotazione di serie non manca il tappo benzina in lega di alluminio ed il sistema antifurto Harley Davidson Smart Security.

KIT RACING
Per chi volesse qualcosa in più, Harley Davidson ha preparato anche un interessante kit di accessori sportivi, che comprende i nuovi scarichi Termignoni omologati a sezione tonda con foderi in fibra di carbonio e dbkiller estraibili ma non solo: tra gli elementi "extra" anche l'impianto frenante con dischi anteriori wave a 9 nottolini, tubi in treccia e pastiglie racing, ma anche un coprisellino ed un puntale racing realizzati da Plastic Bike. Non mancano le pedane fisse omologate gara Valter Moto e le grafiche racing sul codino. Il kit è in vendita a 2.400 euro + manodopera.

MEGLIO DEL PREVISTO
Su strada la XR1200X mantiene molto più delle tipiche promesse da cartella stampa. Nonostante le dimensioni, il peso, il fatto che il motore Harley Davidson abbia tra i suoi difetti (e pregi...) il fatto di vibrare più di altri, la XR1200X è una moto estremamente divertente da guidare ma soprattutto ricca di personalità. E non parliamo solo di look - da tempo che non ci capitava di essere fermati al semaforo o dal benzinaio con la domanda "che moto è? ma è nuova?" - ma anche di tipologia di guida: grazie al baricentro molto basso, infatti, la XR1200X va ben oltre ogni aspettativa nei cambi di direzione e negli inserimenti in curva, mantenendo una stabilità a "prova di bomba" nella percorrenza delle curve. Merito non solo del posizionamento del motore, della "strana" apertura dell'angolo di sterzo, ma anche della taratura e del funzionamento delle sospensioni, che nella miglior tradizione Showa di ultima generazione lavorano bene. Chiaramente, andando a passeggio, non si può pretendere troppo nell'assorbimento di buche di piccola entità da parte della sospensione posteriore, ma senza leveraggi progressivi e con ammortizzatori "stilosamente" tendenti al verticale era veramente difficile fare di meglio.

COPPIA DA VENDERE
Tra le curve, soprattutto in collina, la XR1200X è dunque a suo agio: sarà forse anche per via di quel manubrio alto e largo che incrementa il braccio di leva e la sensibilità sullo sterzo, ma allo stesso tempo per il fatto di avere tra le gambe un motore così "presente" in termini di sound e di erogazione, che permette di concentrarsi sulla guida dimenticandosi nella maggior parte dei casi di andare alla ricerca della marcia giusta. 2a o 3a, fuori da un tornante, poco cambia: c'è talmente tanta cavalleria ai bassi che basta ruotare il comando del gas per veder salire rapidamente la cifra stampata sul piccolo display digitale della nuova strumentazione.

NON CI PIACCIONO...
Un quadro molto ben leggibile, apparentemente scarno nelle indicazioni, alla stregua dei comandi che lo circondando, di derivazione Sportster. Comandi che non stonano ma che avrebbero potuto essere adattati meglio all'uso, come nel caso dell'acceleratore, che ha una rotazione eccessiva anche per una sportività "light" come quella della nuova XR1200X. Non troppo sportivo nemmeno il cambio: molto più preciso negli innesti rispetto ai 1.200 Sportster che furono, il cinque marce è pesante da azionare oltre che estremamente lungo in termini di corsa.

FRENI OK E MANUBRIO INDIETRO
Molto meglio vanno le cose in ambito frizione, molto morbida, e reparto frenante: l'impianto di serie lavora davvero molto bene, dimostrando un buon compromesso tra efficacia e sensibilità sulle leve ed un freno posteriore che non è messo lì per fare da "contorno" come avviene purtroppo su tante moto.

Ben studiata anche la posizione di guida, con una sella non comodissima ma ben sfiancata, un serbatoio inesistente e pedane sufficientemente arretrate. Molto interessante anche la forma del manubrio, "low-rise", per il quale vi suggeriamo di fare un check dell'inclinazione quando la porterete fuori dalla concessionaria: abbiamo avuto modo di provarlo in posizione "alta" e leggermente più rotata verso il pilota (è un'operazione che si compie in 1 minuto), scoprendo che il maggior piacere di guida arriva in configurazione bassa.

SOUND BY TERMIGNONI: INDISPENSABILE
Tra le chicche che abbiamo potuto provare sulle colline in provincia di Novara, anche la versione kittata: gli accessori sono davvero intriganti, anche nella grafica, anche se l'elemento veramente indispensabile sono gli scarichi Termignoni omologati, pensati per rendere più aggressivo il look e "dar voce" al mitico V2 americano.

PREZZO OK
La nuova Harley Davidson XR1200X è in vendita presso le concessionarie ufficiali, nella sola colorazione black denim, ad un prezzo di 12.700 euro chiavi in mano.

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