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Zen Motorcycles Hagakure: il sogno di Laurent

Il tecnico francese è a Bonneville con la sua moto per cercare il terzo record

Moto - News: Zen Motorcycles Hagakure: il sogno di Laurent

Laurent Dutruel è un abile meccanico francese che si è conquistato gli onori della cronaca negli scorsi anni sia per le sue interessanti elaborazioni e creazioni uniche, sia per aver conquistato con esse già due record di velocità nel 2009 a Bonneville.
Al francese, però, evidentemente non deve essere bastato il successo ottenuto due anni fa su motociclette di serie elaborate, perché ha deciso di tornare a Bonneville per correre su una motocicletta interamente costruita da sé, nella sua officina in Alta Savoia.
Per competere, quindi, nella categoria che vede in gara moto artigianali e prive di sospensioni, Laurent ha lavorato a lungo per completare in tempo il progetto definito Hagakure, e con questa motocicletta sta tentando, proprio mentre scriviamo, di siglare un nuovo record di velocità.

UN MOTORE, NIENTE SOSPENSIONI, FRENI DA BICI
La Hagakure è stata costruita dalla Zen Motorcycles con il solo obiettivo di andare dritta sul fondo salato di Bonneville, con l’intento di superare il record di 238 km/h, valido per questa categoria. Guardando la sua moto non può non venire in mente la famosissima Indian di Burt Munro, protagonista anche del noto film "Indian – La Grande Sfida", che vedeva protagonista un eccezionale Antony Hopkins nei panni del recordman neozelandese.

La Hagakure ha infatti un telaio davvero minimalista, cucito attorno al basamento di una Buell XB9, privo di qualsiasi orpello e, ovviamente, della sospensione posteriore. All’avantreno troviamo una esilissima forcella rigida offerta da una … bicicletta, fortunatamente rinforzata con una coppia di puntoni anteriori.
L’unica possibilità offerta al pilota di rallentare la corsa della motocicletta è costituita da un piccolissimo disco freno montato sulla ruota anteriore, che è in fibra di carbonio.

Il motore, come si vede dalle foto, è molto più vicino alla ruota posteriore di quanto non accada di norma con un basamento Harley. Il motivo di ciò è la mancanza del cambio di velocità, non necessario per correre a Bonneville, dove serve un solo lunghissimo rapporto con il quale cercare la massima velocità.
Per ridurre il peso, quindi, tutto il cambio è stato eliminato e il moto raggiunge la ruota posteriore solo grazie alla riduzione primaria, alla frizione esterna e alla secondaria a catena.

Come si vede dalle foto e ancor meglio nel video, per risparmiare peso e semplificare la meccanica, Laurent ha eliminato anche il motorino d’avviamento, sostituito da una puleggia, sulla quale avvolgere una corda e avviare la moto "a strappo", come accadeva, ormai decine e decine di anni addietro.

Come detto, mentre scriviamo il titolare della Zen Motorcycles, è a Bonneville per cercare di battere un nuovo record di velocità. Continueremo a seguire la sua impresa per tenervi aggiornati sui suoi sviluppi.

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