Tu sei qui

WSBK 2009: pochi risultati per BMW

La moto c'è, mancano elettronica e...fortuna

Moto - News: WSBK 2009: pochi risultati per BMW

Share


Diciamocelo subito, inutile girarci attorno: quando BMW ha ufficializzato i suoi programmi, fra moto e piloti, ci saremmo aspettati di vederli lì a giocarsela, se non proprio per la vittoria, almeno per il podio. Un team nuovo, si, ma fatto tutto di gente che lavorava in MotoGP, SBK ed endurance, una casa senza esperienza nello sport specifico ma con tanti mezzi e che i motori da corsa li sa sicuramente fare, e due piloti di cui uno veloce ma soprattutto grande sviluppatore e l'altro…un cavallo pazzo capace di grandi cadute, ma anche di vittorie inaspettate.

BMW vs APRILIA
Insomma, più o meno consciamente, tutti si pensava ad una BMW in lotta con Aprilia. Sicuramente, nessuno si aspettava una BMW a fare risultati da Petronas o Benelli. Beh, prima che i ragazzi in bianco/blu ci tirino un paio di chiavi inglesi in fronte, specifichiamolo: no, il team BMW non sta ottenendo risultati da Petronas o Benelli, dicevamo per scherzare. Ma è superfluo ribadire che ci aspettavamo piazzamenti molto più a ridosso del podio.
La realtà è un po' più dura: il miglior risultato ottenuto da una delle moto di Monaco è stato un settimo posto conquistato da Ruben Xaus a Monza, dove l'ammucchiata in partenza di gara-1 ha decimato lo schieramento. Certo, va anche detto che la suddetta ammucchiata ha eliminato anche Corser, e che lo sviluppo, di conseguenza, è andato un po' a rilento, resta però che tutti ci saremmo aspettati qualche punto in più.

GIOCO NUOVO
Il problema è molto semplice: rispetto ad Aprilia, BMW è completamente nuova a questo "gioco" delle moto da corsa, quindi è ancora piuttosto indietro quanto a sviluppo. Metteteci che, per specifica ammissione di Corser, la squadra sta lavorando con un limitatissimo intervento dell'elettronica, pur disponendo di un sistema, a quanto si dice, sofisticatissimo. Masochismo? Tutt'altro. Il problema è che, in fase di sviluppo e definizione della moto, l'elettronica finisce per mascherare problemi e sviare tecnici e collaudatori, che così impiegano il doppio del tempo per isolare le cause dei problemi che emergono.

SORRY, NO DATA
E senza il minimo dato a disposizione - data la caratteristica di totale esordio per BMW - lavorare è davvero difficile. In realtà, nel box di Monaco pare si respiri un certo ottimismo. L'obiettivo iniziale era di piazzarsi regolarmente nei primi dieci, e lo stanno ottenendo, tranne qualche gara in cui tutto è andato orribilmente storto. Prima di storcere il naso di fronte all'obiettivo, ritenendolo facile, fate due conti. In griglia ci sono due Ducati ufficiali, due Yamaha ufficiali, tre Honda Ten Kate non ufficiali (risate dal fondo…) ma estremamente veloci, anche se solo saltuariamente, le due Aprilia di Biaggi e Nakano, le due Suzuki Alstare. Siamo ad undici solo qui, senza contare le moto private di primissimo piano che possono comunque tirare brutti scherzi a molti, e che lottano per le posizioni di immediato rincalzo. Non è affatto banale infilarsi nei primi dieci, in questa stagione di mondiale Superbike.

PREVEDO CHE...
Ora, mi espongo come al solito al pubblico ludibrio sbilanciandomi in una previsione: il sottoscritto si immagina un podio prima di fine stagione. Un po' perché, con il procedere dello sviluppo, si potrà fare sempre più ricorso all'elettronica, che sulla distanza di gara, piaccia o meno, fa la differenza. E un po' perché finora, a voler essere davvero onesti, al team in bianco blu è mancata del tutto anche la fortuna. Che, prima o poi, si ricorderà di Troy e Ruben, facendogliene andare dritta una. Anzi, faccio anche di più: volete scommettere che il podio arriva a Imola? Entrambi i piloti conoscono bene la pista, ad entrambi piace moltissimo

Insomma, avete un'altra scusa per andarvene a vedere la terzultima gara della stagione, sulle rive del Santerno. Almeno potrete infamarci in diretta per aver cannato completamente il pronostico…

__

Articoli che potrebbero interessarti