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MotoGP 2009, Le Mans d'argento per Melandri

Ennesimo sassolino levato dalle scarpe del ravennate

Moto - News: MotoGP 2009, Le Mans d'argento per Melandri

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Per servire la sua vendetta, Marco Melandri ha preferito l'umido della pista di Le Mans al "freddo" del popolare detto: con l'eccezionale secondo posto di ieri, che per forza di cose ha premiato la strategia del pilota alla forza della "macchina", il ravennate si è definitivamente levato i sassolini che sin dal 2008 si muovevano nelle scarpe, mettendosi dietro gente come Pedrosa, Dovizioso ma soprattutto Stoner al termine di una gara estremamente complessa.

Dopo aver preso schiaffi a due mani da critica e vertici Ducati per tutta la stagione passata, Marco dimostrato una volta di più che di colpe nel suo "annus horribilis" ne aveva ben poche: fatto ancor più evidente quest'anno, dato che le D16 extra-Stoner occupano costantemente le ultime file in griglia e le posizioni di rincalzo nella classifica finale.

E' brutto tornare di volta in volta sul paradosso Ducati, che pubblicamente dichiara di avere una moto vincente (ed è oggettivamente vero) e dietro le quinte lavora sodo per cercare di creare una alternativa tecnica alla Desmosedici stoneriana, ma la "figurina" la stanno facendo anche gente come Hayden, Kallio e Gibernau - Canepa aggiunge alla moto l'inesperienza -...senza dimenticare il 2007 infernale di Capirossi, passato in un anno dalle stelle alle stalle in una sola stagione...pur salvandosi in corner con la vittoria di Motegi: evento che, a tutt'oggi, rimane caso singolare nel mare di vittorie del numero 27 australiano.

"È incredibile tornare sul podio." ha dichiarato Melandri "Un mese e mezzo fa, pensare di potermi godere il gusto dello champagne era un'utopia, per questo posso dire che questo è uno dei momenti più felici della mia vita. Ho avuto una stagione difficilissima nel 2008 e sto lavorando per tornare il più veloce possibile."

"Al Mugello sará difficile - aggiunge il ravennate - ma ora voglio solo godermi questa giornata. Devo ringraziare il mio team e Carmelo Ezpeleta, che mi ha aiutato a tornare quando Kawasaki ha deciso di ritirarsi. Sarebbe un sogno ripetermi al Mugello, ma il realismo mi dice di puntare alla top ten."

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