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Contaminazioni: Nissan Land Glider

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Nissan si presenta all'appuntamento del Salone di Tokyo proponendo il risultato di una sfida che ha visto i progettisti impegnati a coniugare la mobilità urbana e le emissioni zero con un nuovo modo di concepire la guida e l'appagamento del pilota. L'esito di questo esperimento si chiama Nissan Land Glider (letteralmente "aliante terrestre"), una compatta concept a 4 ruote che vuole offrire le emozioni di una moto e la sicurezza delle 4 ruote, con un corpo vettura che si inclina verso il lato interno delle curve. La configurazione biposto in tandem, così come il principio dell'inclinazione, sono in parte ripresi dalla Carver One, una moto canadese a tre ruote che basa il suo funzionamento su questi capisaldi.

L'idea di realizzare una struttura a bozzolo, compatta, protettiva e quasi aderente alla sagoma degli occupanti ha guidato la matita dei designer Nissan, impegnati a creare un mezzo che proprio come un aliante permetta di creare l'"effetto cabina" di un mezzo che fende l'aria e plana fra le curve. Lo scopo di Land Glider è quello di offrire un veicolo per la mobilità cittadina individuale, in grado di piegare la sua struttura e le ruote di 17 gradi nelle curve e di offrire quindi una agilità da motocicletta; lo sterzo "drive by wire" e una serie di sensori controllano costantemente la velocità e la stabilità del veicolo, impartendo al computer centrale il comando per l'inclinazione più opportuna. Nissan sottolinea come, al di là del progetto Land Glider, lo schema della vettura a inclinazione laterale rimane una valida soluzione da utilizzare sulle prossime city car.

Rispetto alla Pixo, attualmente la più piccola delle Nissan vendute nel nostro paese, la Land Glider risulta nettamente più sottile e sfilata, con lunghezza e larghezza inferiori di quasi mezzo metro (3.100x1.100 mm) e l'altezza di appena 5 centimetri minore (1.415 mm). Il passo è di 2.180 mm, vale a dire 18 centimetri in meno. La spinta propulsiva viene da due motori elettrici posteriori alimentati da batterie al litio ospitate sotto il pianale. Una funzione particolarmente interessante e assai futuribile è quella della ricarica senza contatti che consente di dare energia alle batterie senza utilizzare cavi elettrici ma con una semplice vicinanza ad apposite colonnine wireless che sfruttano il principio dell'induzione elettromagnetica. L'ultima chicca tecnologica, questa volta più vicina alla realtà, è la presenza di un dispositivo di sicurezza anti-collisione che sfrutta sensori e principi di robotica per muoversi fianco a fianco con veicoli simili, come già dimostrato dal'auto robot sperimentale Eporo.

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