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Aprilia: Sacchi conferma l'interesse per la Moto2

Da Noale telai e servizi per la nuova categoria. Ma con che marchio?

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La notizia non è ancora ufficiale ma non manca certamente di fondamento. Aprilia potrebbe rimanere nel giro del motomondiale anche senza debuttare in MotoGP. L'azienda leader nel settore delle classi 125 e 250, infatti, per voce del suo Responsabile del Reparto Corse Giampiero Sacchi, ha candidamente ammesso la possibilità di fornire telai ed assistenza ad alcuni team della neonata classe Moto2.

"Eravamo partiti con l'idea di fare 4 o 5 motociclette - ha dichiarato Sacchi ai microfoni di Italia 1 - ed oggi, solo passeggiando nel paddock, avrei potuto venderne 25. Stiamo seriamente valutando il da farsi."

I problemi da risolvere, però, sono molteplici...in primis quelli legati al brand da utilizzare per la loro pur ristretta commercializzazione. A differenza di quanto sarebbe accaduto in "era Beggio", il quale probabilmente non si sarebbe fatto poi molti scrupoli a lanciarne sul mercato una Replica stradale l'anno successivo al primo mondiale...una moto con telaio Aprilia e motore Honda - anche se obbligatorio per regolamento Moto2 - non rispecchia il alcun modo la nuova mission aziendale imposta dalla nuova proprietà (dal 2005 il Gruppo Piaggio) alla Casa del Leone, la quale prevede di produrre autonomamente i motori da utilizzare per la produzione motociclistica di serie.

Il fatto è che il Reparto Corse di Noale gode di grande stima nel giro del Mondiale, ha una struttura tecnica in grado di fornire numerose squadre e l'interessamento degli attuali team 250 (e non solo) è tutt'altro che platonico: il business è milionario, forse addirittura più ricco di quanto accade oggi nel regime di sostanziale monopolio nel quale si ritrova ad operare il brand Aprilia nelle classi 125 e 250, e questo non può che far drizzare le orecchie ai vertici della Piaggio...che ora si ritrovano di fronte ad una scelta di marketing importante.

Una possibilità, forse la più logica se si intende sfruttare il richiamo mediatico delle corse, è quella di chiudere un occhio e far tornare "una tantum" l'Aprilia al vecchio ruolo di assemblatore...l'altra potrebbe essere quella di dare vita ad un nuovo brand all'interno del quale far confluire prodotti e servizi per team privati che corrono nel motomondiale.

Qualsiasi sarà la scelta, i vantaggi della sfida Moto2 saranno molteplici, uno su tutti il know-how che scaturirà dall'utilizzo del motore a quattro cilindri in linea 600 cc Honda, dalle caratteristiche simili - almeno per cilindrata e tipologia d'uso - a quello di cui si è parlato nel documento di programmazione 2009-2012 del Gruppo Piaggio. In questo modo Aprilia potrebbe ritrovarsi "bell'e pronte" numerose soluzioni tecniche da utilizzare poi nella moto di media cilindrata che arriverà entro i prossimi 36 mesi, a tutto vantaggio della riduzione dei costi di progetto e delle prestazioni assolute che, solo un oggetto figlio di un progetto GP, possono regalare.

Nelle prossime settimane ne sapremo di più, stay tuned.

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