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Kawasaki ZX-10R Ninja 2010

Micro-restyling e nuove colorazioni per rimanere al vertice

Moto - News: Kawasaki ZX-10R Ninja 2010

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La nuova Kawasaki ZX-10R 2010, che il prossimo anno sarà pilotata nel mondiale SBK da Chris Vermeulen non è poi così diversa dal modello che l'ha preceduta. Anzi, contrariamente a quanto ci si attendeva fantasticando sui disegni pizzicati all'ufficio brevetti europeo, la nuova Ninja da un litro non ha il motore flat e non ha nemmeno particolari novità per quanto concerne stile e meccanica: tutto rimandato di almeno un anno, quando in concessionaria arriverà un modello completamente rinnovato.

Sarà comunque difficile, anche per i tecnici Kawasaki, riuscire a far meglio: a differenza di quanto dimostrato nel mondiale per derivate di serie, dove contano risorse umane ed economiche oltre al progetto della moto in sé, la Ninja 2010 ha dimostrato anche nei nostri test di essere una delle migliori proposte tra le maxisportive da un litro, mettendo assieme un equilibrato mix tra potenza e facilità di guida.

Tutto ruota attorno al quattro cilindri in linea, sedici valvole, raffreddato a liquido, gestito da una sofisticata centralina elettronica nella quale "gira" il KIMS (Kawasaki Ignition Management System): non si tratta di un vero e proprio controllo di trazione, ma di un sistema in grado di leggere gli improvvisi aumenti di regime del motore, interpolandoli ai dati provenienti dalla manopola destra. In base alla velocità d'apertura del gas, il regime di rotazione, la marcia inserita e molti altri parametri, il KIMS regola l’anticipo di accensione rendendo meno aggressiva l'iniezione. Quella che si ottiene è una moto "facile" in uscita di curva e veloce in rettifilo, non solo per via della capacità di accelerare prima e meglio fuori dalle curve ma anche per via dei 188 CV disponibili a 12.500 giri. Non è più un record, visto che BMW dichiara di averne "iniettati" 193 sulla BMW S1000RR, ma sono più che sufficienti per assicurare performace ai vertici della categoria.

Un motore che sfrutta il potenziale della pressione dell'airbox per regalarsi altri 12 CV (per un totale di 200) ma che, grazie a dimensioni particolarmente contenute, ha anche permesso ai telaisti di Akashi di realizzare una struttura a doppio trave discendente in alluminio molto "corta", abbinata ad un forcellone di dimensioni generose. Un abbinamento che, grazie anche alla "dolcezza" del propulsore, consente alla Kawasaki ZX-10R di essere una delle migliori rappresentanti alla voce "trazione" della categoria.

Una ciclistica impreziosita da componentistica di alto livello: la forcella a steli rovesciati da 43 mm vanta un trattamento superficiale per migliorare la scorrevolezza ed è completamente regolabile, alla stregua del monoammortizzatore posteriore che lavora per interposizione di leveraggi progressivi.

Non manca l'ammortizzatore di sterzo firmato Ohlins e l'impianto frenante con dischi a margherita: gli anteriori, da 310 mm, sono controllati da pinze radiali a quattro pistoncini, mentre il disco singolo da 220 mm posteriore è gestito da una più semplice pinza a 2 pistoncini contrapposti. La gommatura dei cerchi in lega a razze sdoppiate prevede 120/70r17 davanti e 190/55r17 dietro: il top, attualmente, per chi vuole usare la moto in pista.

Le colorazioni 2010 disponibili sono due: verde e bianca con cerchi neri o - bellissima - nera con i cerchi dorati.

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