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KTM Zero Emission

Nuovi orizzonti per l'Enduro

Moto - News: KTM Zero Emission

Se ci poteva ancora essere qualche ragionevole dubbio sulla possibilità di guidare moto elettriche nel futuro prossimo, crediamo che il nuovo prototipo KTM Zero Emission possa davvero la risposta che tutti aspettavano.
L'idea del costruttore austriaco non è certamente nuova, anzi, Vectrix da anni commercializza un maxi-scooter elettrico, ma sino ad oggi la sfida di proporre oggetti realmente performanti con propulsione alternativa era stata concretamente affrontata da pochissimi costruttori.

La sfida di KTM è stata quella di inserire nel classico layout di una "enduro" un motore elettrico in grado di fornire tutta la spinta necessaria in ogni frangente ma soprattutto un comportamento dinamico equiparabile a quello di una enduro tradizionale.
I primi dati diffusi sembrano essere realmente confortanti: i 40 Nm di coppia massima, disponibili per 40 minuti in condizioni gara, sono esattamente quelli erogati da un motore 400 4T mentre in termini di peso KTM dichiara che la differenza tra la Zero Emission ed una enduro tradizionale sia quasi trascurabile.
Motore e pacco batterie, infatti, pesano certamente più di un propulsore tradizionale, ma l'eliminazione dell'impianto di scarico, del serbatoio e della relativa benzina, del carburatore e di numerosi altri componenti "accessorie" permette di contenere entro limiti accettabili la massa complessiva.

Ma c'è di più. In questo caso il concetto di emissioni zero abbraccia anche aspetti più pratici dato che in termini acustici KTM Zero Emission è poco più ruomorosa di una mountain bike: un elemento da sempre "delicato" per gli enduristi, che con moto di questo genere potrebbero tornare a solcare percorsi limitrofi ai centri urbani senza incorrere in sanzioni da parte di forestale o in discussioni con gli abitanti delle zone limitrofe. L'unico limite riguarderebbe la ricarica del pacco batterie, che di per sé è molto veloce (1 ora) ma non proprio a "portata di mano" nei percorsi off-road.

Il progetto, in parte finanziato anche dal Ministero dei Trasporti austriaco, dovrebbe trovare la via della commercializzazione entro 24 mesi ad un prezzo leggermente superiore a quello di una KTM di equivalenti prestazioni.

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