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Honda CB 1000 R

Non si chiamerà Hornet 1000, ma l'anima è la stessa

Moto - News: Honda CB 1000 R

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Honda l'ha fatta grossa! Era scritto nel futuro di Hornet, ma non c'era ancora la data. La piccola 600 doveva chiaramente essere accompagnata da una sorella maggiore e mamma Honda ha ben pensato di fargliela trovare sotto l'albero di natale.

Con CB 1000 R, la nuda giapponese abbraccia tutti coloro che fanno del fashion style una legge di vita, ma che tra le curve di montagna pretendono pure emozioni a due ruote. Cambia un po' il nome, ma la sostanza rimane la stessa, con un look ricercato a tal punto da sembrare un saggio di design futuristico e con soluzioni tecniche di ultima generazione, Honda CB 1000 R si presenta, ovviamente sulla carta, come una "Streetfighter" decisamente incattivita.

Non si chiamerà Hornet quindi, ma della piccola nuda eredita lo stile e le linee, reinterpretandole in chiave più muscolosa ed aggressiva. Ecco quindi che il serbatoio si modifica evolvendosi ad una forma più elaborata e spigolosa che invita a due convogliatori figli di Zeus, formando una livrea assolutamente aggressiva e felina. Al posteriore c'è sempre lui, il piccolo ed essenziale codino, come a ricordare che, l'importante, è quello che c'ha in mezzo alle gambe il pilota e non quello che sta dietro!

Lo scarico cresce in dimensioni, ma rimane comunque alloggiato nella parte centrale.!!!Il suo rivestimento scatolato in acciaio inox, lo rende un po' troppo tozzo e sgraziato alla vista, appesantendo forse troppo la vista laterale. A correre ai ripari ci pensano però i cerchi a quattro razze in alluminio dal design decisamente elaborato, ben supportati al posteriore, dal forcellone monobraccio.

Il telaio monotrave in lega d'allumino, sorregge un'unità propulsiva direttamente ereditata dalla CBR 1000 RR. Potente ed aggressivo, il quattro cilindri in linea da 998 cc, è stato adattato alle esigenze di una guida meno spinta e quindi,anziché esaltare l’erogazione ai massimi regimi, massimizza la potenza verso i regimi medio-bassi, sostenendo la ripresa e assicurando una coppia più potente e istantanea. Caratteristiche essenziali come la valvola IACV (per il controllo dell'aspirazione) mantengono al minimo gli eccessi di coppia e gli sbalzi del motore alle basse velocità, garantendo un funzionamento regolare dall'avvio allo spegnimento.
Dal fronte ciclistico, Honda CB 1000 R sfrutta soluzioni dedicate ad ottenere la maneggevolezza tipica delle streetfigheter della categoria, ma senza penalizzare troppo il comfort di guida. Proprio per questo motivo all'anteriore lavora una robusta ed elastica forcella rovesciata HMAS a cartuccia da 43 mm e 120 d'escursione e completamente regolabile. Al posteriore invece, a gestire il monobraccio Pro-Arm, ci pensa un monoammortizzatore regolabile con serbatoio separato con un'escursione di 120 mm.

Più sale la cavalleria e più le moto hanno bisogno di freni di grande impatto ed Honda CB1000R, nella sua configurazione base, monta una coppia di pinze radiali a quattro pistoncini all’anteriore, come quelle usate sulle CBR da gara, che stringono dischi flottanti da 310 mm. Al posteriore invece, l'incarico è demandato ad una nuova pinza compatta a pistoncino singolo con disco da 256 mm.

Honda CB 1000 R sarà comunque disponibile anche in versione ABS combinato. Esteticamente, sono le pinze e la pressofusione nella parte bassa della forcella a fare l’unica vera differenza tra la versione standard e quella con ABS combinato. Al posto delle pinze radiali a quattro pistoncini, c’è un set di pinze color oro a tre pistoncini che agiscono sugli stessi rotori flottanti da 310 mm. Sul lato destro di ogni ruota è installato anche un piccolo anello a impulsi, costantemente monitorato dal Sistema Antibloccaggio.

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