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MotoGP 2010, Indianapolis: in difesa le Yamaha

Un terzo ed un quarto posto "accontentano" Jorge e Vale

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Non è stato un weekend da incorniciare le Yamaha M1 del team ufficiale, anche se un terzo ed un quarto posto su di una pista che nel 2010 si è rivelata tutt'altro che amica possono essere considerati come un buon contenimento dei danni in chiave campionato. Almeno per Jorge Lorenzo, naturalmente, che all'appuntamento americano si è presentato con il "solito" casco da super-eroe (quest'anno Iron Man, lo scorso anno Capitan America) pur senza sfoggiare quei super-poteri che nel 2009 gli permisero di andare a vincere una gara resa difficile dal meteo.

Quest'anno, insomma, le cose sono andate un po' diversamente dallo scorso anno. Pedrosa, pur involandosi, è sparito in pochi giri "dai monitor"...mentre il compagno di marca (ma non di team) Ben Spies ha evidentemente trovato ulteriore beneficio nell'aria di casa, mostrando a Lorenzo e Rossi che un modo per far andare più forte la M1 su quella pista forse c'era. Difficile dire se Ben abbia trovato un assetto migliore o si sia trattato di "sola manetta", sta di fatto che sia Lorenzo che Rossi hanno fatto capire di essere un po' al limite con il set-up della loro Yamaha, tanto che lo stesso Rossi ha dichiarato di aver provato le regolazioni di Lorenzo prima di scegliere di tornare sulla strada intrapresa "singolarmente.

"Non dovrei essere deluso da un terzo posto - ha dichiarato Lorenzo - ma allo stesso tempo non sono felice per la mia gara di oggi. Non ho guidato al meglio di quanto avrei potuto e non sono partito bene. Le condizioni erano incredibilmente dure e io semplicemente non avevo la forza fisica per spingere al massimo o fare gli stessi tempi che ho fatto nelle prove; è stato come correre in Malesia! La pista era scivolosa e così è stato molto difficile usare le gomme come avrei voluto. Credo, onestamente, di essere stato abbastanza fortunato ad essere finito terzo. La cosa buona è che abbiamo preso buoni punti, ma ora devo concentrarmi sul recupero prima di Misano, perché non abbiamo molto tempo".

Per quanto concerne Rossi, le tre cadute e la confusione tecnica del weekend gli hanno fatto tirare i remi in barca nella prima parte di gara, per poi lasciarsi un po' andare verso la fine. Pretendere di più da lui, con la confidenza sulla moto ai minimi storici ed un fisico che non è ancora al 100% dopo le sfortune di quest'anno, sarebbe stato ingiusto: siamo certi, però, che a Misano saprà farci nuovamente vedere un Valentino da podio. Lo aspettiamo.

"E’ stata una buona gara per noi - ha dichiarato Rossi - dopo ciò che è successo in questo fine settimana. Quarto va abbastanza bene, tenendo conto delle circostanze ma la cosa importante è che il mio ritmo in gara era veloce e mi sono sentito molto più a mio agio sulla moto. Ho fatto dei giri veloci e non ero molto lontano dalle altre Yamaha, ma purtroppo ho pagato la mancanza di forma fisica, con questo caldo, e alla fine ho dovuto smettere di spingere perché non avevo più forza dentro di me. Sono contento, però, perché siamo tornati a una buona messa a punto e ho guidato bene. Inoltre, se si considera che ho avuto tre piccoli incidenti nel weekend, quarto non è così male. Ora guardiamo avanti a Misano, la mia gara di casa!"

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