Bimota Delirio

Bimota ha presentato a Milano una nuova naked Bimota su base DB5. Il suo nome è Delirio e, vista la paternità delle forme targata Sergio Robbiano, non c'era alcun dubbio sul fronte della modernità e dell'esclusività del prodotto...

"Il progetto Delirio, dichiara l'ufficio stampa Bimota, è stato concepito sin dall’inizio come la creazione di una forma d'arte e una sfida alle convenzioni; tutto il patrimonio creato sino ad oggi da Bimota viene estremizzato ed esaltato, tutto perfezionato oltre la razionalità. Stiamo parlando di una moto che vuole dare nuovi valori alle tradizioni della casa. L’obiettivo era realizzare la Bimota del futuro, ed è lì che la frenesia si è impossessata di ingegneri, designer e chiunque abbia frequentato l'atelier Riminese… il risultato ancora una volta ha assunto le forme della passione e dell’estro."

Le forme sono squisitamente aeronautiche, con un bel cupolino caratterizzato da due alette laterali e due aggressivi terminali di scarico che spuntano dal codone. La parte meccanica è fondamentalmente invariata rispetto alla DB5, a parte il nuovo impianto frenante con dischi a margherita e le sospensioni, che non sono più marcate Ohlins bensì Marzocchi.

Rimane al suo posto, dunque, il bicilindrico ducati 1000 DS...in grado di erogare 92 CV oltre che sposarsi alla perfezione con il telaio ed il forcellone in traliccio di tubi d'acciacio. Peso a secco? Solamente 170 kg. Niente male.