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Yamaha R1 2006

La perfezione passa per tre nuove versioni

Moto - News: Yamaha R1 2006

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Ok, non ci sono gli stravolgimenti che hanno interessato la “piccola” R6…ma forse è meglio così. Assurdo rifare completamente una moto bellissima oltre che estremamente prestazionale come la R1 ‘04/’05: molto meglio un aggiornamento, seppur profondo, che fa contenti clienti e rende sostanzialmente perfetto un prodotto già…molto a punto.

Ma quali sono le novità?
Beh, le novità sono tantissime e lo spirito con le quali sono state introdotte ricorda molto la politica dei costruttori italiani. Se ci sia o meno lo zampino di Yamaha-Motor Italia in tutto questo di certo non lo sappiamo, ma l’allargamento della gamma e la realizzazione di una edizione celebrativa rappresentano un fatto assolutamente inedito.

Tre i modelli: “base”, “Estreme Yellow” ed SP
Iniziamo col parlare proprio della R1 d’accesso alla gamma, che guadagna rispetto al modello che l’ha preceduta la bellezza di 3 CV, per un totale di 175 CV a 12.500 giri. Una guadagno che non da capogiro, certo, ma comunque interessante e che scaturisce da un affinamento del sistema di aspirazione e di scarico, dei guidavalvole d’aspirazione (ora più corti di 5 mm e di conseguenza pià leggeri). Tutto nuovo anche il mozzo frizione, studiato per garantire un maggior afflusso d’olio, ed il tendicatena della trasmissione.

Ma non c’è solo il 4 cilindri 20 valvole sul banco degli interessati alle modifiche: anche il reparto ciclistico, infatti, sfoggia qualche novità…tra cui la riduzione di 1 mm dello spessore del telaio nella zona anteriore ed il forcellone più lungo di 20 mm. Modifiche che, teoricamente, dovrebbero rendere meno rigido il telaio e più “ovattata” la guida sullo sconnesso, a tutto vantaggio della sicurezza e del piacere di pilotare senza essere forzatamente dei Valentino Rossi.

Sostanzialmente identica, la “Estreme Yellow” propone invece una speciale colorazione per celebrare il 50° anniversario Yamaha. Gialla e nera, proprio come la M1 schierata in MotoGP a Laguna Seca: ne saranno felici coloro i quali amano farsi notare…

Ispirazione italiana
Discorso completamente diverso per la SP. Se fosse una/ ducati /sarebbe una “R”, se fosse una/ aprilia /una “Factory”…il concetto è analogo, anche se la potenza del motore rimane esattamente la stessa.

A cambiare sono le sospensioni, la cui scelta è ricaduta guarda caso su Ohlins, i cerchi in lega – Marchesini a “Y” forgiati in alluminio – più leggeri ed un bel kit frizione antisaltellamento per limitare gli effetti negativi del freno motore nel bel mezzo delle staccate con il coltello tra i denti.

Peso complessivo 175 kg.

Ancora presto…
…per parlare di prezzi, anche se è possibile ipotizzare cifre simili al modello ’05 per “base” ed Estreme Yellow. Per la SP, invece, ci vorrà qualche migliaio di euro in più: ipotizzabili 17/18.000 euro

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