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Kawasaki ZZR 1400

Gli UFO "verdi" si apprestano ad invadere la terra!

Moto - News: Kawasaki ZZR 1400

L’erede della velocissima ZX-12R ha finalmente un nome: si chiama ZX-14R, anche se per l’Europa il nome definitivo sarà ZZR 1400. Totalmente inutile segnalarvi come il passaggio nella sigla da 12 a 14 corrisponda ad un sostanzioso aumento della cilindrata, che lievita da 1.199 cm3 a 1.352 cm3, pur mantenendo fede alla classica architettura quadricilindrica.

Una vera e propria forza della natura, di cui non si conoscono i dati ufficiali in termini di potenza, ma che non dovrebbe aver alcun problema nel lanciare l’ago del tachimetro del nuovo mostro verso un fondoscala…”psicadelico”.
Scherzi a parte, siamo davvero curiosi di sapere se quel vecchio gentleman agreement tra i costruttori giapponesi sarà o meno rispettato, perché i 300 km/h per questa moto sembra un’asticella a 4 m d’altezza per Sergej Bubka.

Kawasaki parla non solo di maggiori indici di potenza ma anche di una maggior disponibilità di coppia ai ragimi medio bassi, condizione ideale per passeggiate “veloci” e – paradossalmente – rilassate, vista la minor necessità di richiamare le marce inferiori.

Maggiori prestazioni in senso globale, dunque, ma c’è di più: nonostante la maggior cilindrata il propulsore ha dimensioni sostanzialmente identiche a quelle dell’unità motrice da cui deriva. Un vantaggio notevole per i telaisti che si sono ritrovati agevolati nella realizzazione della nuova struttura in alluminio. Basata sulla classica struttura “monocoque”, il nuovo telaio consente indici di rigidità estremamente elevati per la sua categoria, a tutto vantaggio del piacere di guidare e della precisione alle alte velocità.

Un telaio cucito attorno al suo motore ed un pacchetto ciclistico pensato per tener ben a bada la sua cavalleria, che dovrebbe superare di slancio i 200 CV!
Davanti, ad esempio, lavora una bella forcella da 43 mm a steli rovesciati mentre dietro un monoammortizzatore pluriregolabile gestisce il movimento di un generoso forcellone in alluminio dotato di cinematismo Uni-Track.
Notevole anche l’impianto frenante, che basato - come sulle ZX-Ninja di monor cilindrata – su dischi a margherita e pinze anteriori ad attacco radiale.

Per quanto concerne lo stile lasciamo a voi il giudizio. Di sicuro la personalità non le manca…e quei kg di troppo non possono che essere “della partita” viste cilindrata e prestazioni.

Per quanto concerne prezzi e tempi di commercializzazione ne sapremo di più subito dopo il Salone di Parigi.

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