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L’Inghilterra è una delle nazioni dove i furti di moto fanno registrare i numeri più alti d’Europa. In parte perché i ladri sono ingegnosi e da qualche tempo ormai non vanno in avanscoperta, ma alzano droni per controllare che la zona che diventerà il teatro del reato sia “tranquilla” e soprattutto libera da pattugliamenti della polizia. Così gli agenti hanno intrapreso una controffensiva.
Le tecniche dei ladri
I colleghi di MCN hanno infatti riportato le dichiarazioni della polizia britannica, che ha confermato di aver notato droni alzarsi in Inghilterra, Galles e Scozia in occasione di furti di moto e altri veicoli, con l’obiettivo di controllare che le forze dell’ordine non siano nell’area.
Durante uno di questi controlli, per recuperare uno escavatore rubato è stato trovato un drone, e una volta risaliti al pilota, è stato scoperto che anche la sua moto era rubata.
Contro i furbetti dell’enduro
Così la polizia ha deciso di ingegnarsi e di usare le tecniche dei ladri nell’investigazione: gli agenti quindi alzano i droni nelle attività di controllo del territorio, ma non solo per evitare i furti.
Gli agenti britannici, che hanno in dotazione delle crossover oltre a turistiche come BMW R 1250 RT e K 1600 GT, attraverso i filmati in tempo reale che acquisiscono dai droni puniscono anche i motociclisti che praticano il fuoristrada illegale nelle varie contee.
La pena è a dir poco severa, perché gli enduristi beccati dagli agenti si beccano una multa, il sequestro e la distruzione della moto.
Naturalmente speriamo che il pattugliamento "volante" delle forze dell'ordine contro i furti di moto diventi pratica comune anche per per i poliziotti e i vigili italiani, con i Carabinieri Forestali che magari, oltre a punire chi non rispetta aree verdi protette e parchi naturali, stani anche coloro che di frequente mettono a repentaglio la vita dei motociclisti in montagna con vere e proprie trappole mortali.
