La nuova ondata di COVID-19 ha portato il Governo ad emanare un nuovo DPCM, che da domani impone limitazioni negli spostamenti, coprifuoco notturno in tutto il Paese e lockdown nelle regioni più a rischio.
Restrizioni che riguardano anche i motociclisti italiani: la stagione non è certo quella preferita per le uscite in moto, ma chi vuole approfittare delle giornate di sole autunnale per le ultime trasferte o ha in garage una moto ad uso sportivo deve conoscere nel dettaglio il nuovo decreto.
L’italia in tre colori
Le regioni sono state inserite in tre diverse zone e, a seconda del colore, la libertà di movimento cambia.
Le gialle si fermano solo di notte, nelle arancioni non si può entrare e uscire dal territorio regionale e nelle rosse c’è un vero e proprio lockdown.
Ecco come sono state classificate le regioni italiane:
Zona rossa
- Calabria
- Lombardia
- Piemonte
- Valle d'Aosta
Zona arancione
- Puglia
- Sicilia
Zona gialla
- Abruzzo
- Basilicata
- Campania
- Emilia-Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Lazio
- Liguria
- Marche
- Molise
- Province di Trento e Bolzano
- Sardegna
- Toscana
- Umbria
- Veneto
Torna quindi necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti, in tutta Italia, a seconda delle restrizioni regionali.
- Zona rossa, autocertificazione sempre
- Zona arancione, autocertificazione se si esce dal comune
- Zona gialla, autocertificazione di notte
Il mototurismo
Le temperature, e la situazione generata dalla seconda ondata della pandemia non rendono certo il periodo adatto ai viaggi in moto, soprattutto visti i rischi che mettersi in sella comporta già in situazioni normali.
Chi volesse andare in moto per fare turismo deve tenere a mente che in tutta Italia è raccomandato spostarsi se non per motivi di comprovata necessità, ma nelle regioni arancioni e rosse è vietato espressamente lo spostamento interregionale e da un comune all’altro.
Lo sport motociclistico
Le nuove restrizioni naturalmente hanno fermato palestre, piscine e anche altri impianti sportivi.
Anche se l’attività sportiva è consentita all’aperto e da soli, gli impianti rimangono aperti per competizioni e allenamenti solo agli atleti tesserati, professionisti o dilettanti. Si fermano quindi anche gli amatori della pista e del motocross, almeno fino al 3 dicembre.
Concessionari aperti
La buona notizia è che i concessionari rimarranno aperti in tutta Italia, e con loro le officine dedicate. Chi quindi si sposta in moto per lavoro non dovrà temere per svolgere attività di riparazione e manutenzione.
Naturalmente a seconda della regione e del colore assegnato l’autocertificazione si rende necessaria o meno.