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Bimota Tesi H2: iniziati i preordini, consegna a ottobre

La maxi sportiva è la prima moto nata dopo l'acquisizione del 49,9% della proprietà da parte di Kawasaki.

Moto - News: Bimota Tesi H2: iniziati i preordini, consegna a ottobre

A Eicma 2019 la Bimota Tesi H2 ha strabiliato gli appassionati del marchio e di motociclette in generale. Dopo vari avvistamenti su strada e in pista, sono iniziate le fasi di assemblaggio della maxi sportiva riminese.

Nuovo concetto di moto

Il matrimonio italo-nipponico aveva esordito pochi mesi la sua formalizzazione in occasione di EICMA 2019.

Sul palcoscenico della manifestazione milanese aveva sfilato la Bimota Tesi H2, un nuovo concept di design, progettata per combinare le migliori caratteristiche delle due case: la ciclistica all'avanguardia di Bimota con il motore e la tecnologia di derivazione racing di Kawasaki, componenti sviluppate e realizzate per la massima funzionalità e per il piacere di guida.

Il patrimonio storico di Bimota deriva anche dalle competizioni, grazie a piloti indomiti e moto dalle specifiche uniche, dall'elevato livello qualitativo, senza dimenticare però l'uso su strada e quindi omologate anche per questa destinazione.

Seguendo la storia e la filosofia caratteristiche di Bimota, influenzate dalle più recenti realizzazioni Kawasaki in fatto di moto sportive e potenti, nasce la Tesi H2, una moto esclusiva, di alta qualità, grazie a parti in alluminio ricavato dal pieno e carbonio.

Materiali che assicurano leggerezza, resistenza, maneggevolezza e comunicano a chi guarda la Tesi H2 tutta la sensibilità artistica italiana la capacità manifatturiera artigianale di chi, a Rimini e dintorni, si è dedicato con passione e devozioni alla costruzione di questa moto.

I cerchi della hyper sportiva sono forgiati, la carena in carbonio è verniciata a mano, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, invogliando a salirci in sella e aprire il gas.

Rivoluzione continua

Con questo slogan Bimota persegue la sua innovazione che realizza il sogno di Pierluigi Marconi, progettistadella Tesi H2.

Perché il progetto di Tesi nasce nel 1984, proprio con un motore quattrocilindri Kawasaki da 550 cc. 36 anni dopo ritorna la Tesi per i motociclisti più esigenti, ammaliati dalle soluzioni tecniche e dal motore portante come il primo prototipo progettato e dotato di un motore Kawasaki.

Il nuovo progetto Tesi H2 infatti incorporare le stesse soluzioni di allora: massa centralizzata, posizione del pilota regolabile e sterzo separato dalle sospensioni.

La Tesi H2 è la materializzazione della filosofia innovativa di Bimota è unita all’alta qualità dei motori Kawasaki e dei suoi controlli elettronici.

La caratteristica essenziale della Tesi H2 è il telaio centralizzato composto da parti in lega di alluminio ricavate dal pieno che, sviluppandosi intorno al motore, contribuiscono a centralizzare le masse intorno al 4 cilindri sovralimentato della Ninja.

Il sistema di sterzo integrato nel mozzo, diminuisce l’affondamento in frenata e garantisce al pilota una esperienza di guida sicura, più stabile e controllata.

Tecnologia a bordo

La Bimota Tesi H2 ha una massiccia dotazione elettronica, derivata dall'esperienza dei tecnici Kawasaki in pista e con le loro potenti moto sportive.

242 cavalli distribuiti su poco più di 200 chili richiede anche un supporto alla guida anche per il pilota più esperto e i dispositivi elettronici di ultima generazione servono a facilitare la guida, ma anche ad apprezzare la dinamica della superbike riminese in pista.

L'elenco dei dispositivi elettronici quindi prevede una serie di acronimi come ABS e KIBS (Kawasaki Intelligent anti-lock Brake System), sistema di frenata ad altissima precisione specifico per i modelli supersport per offrire un'elevata prestazione unita ad una sensazione di naturalezza; la piattaforma inerziale Bosch; KCMF (Kawasaki Cornering Management Function) che monitora i parametri di motore e telaio in curva regolando la forza frenante e la potenza del motore per una transizione omogenea, assistendo il pilota nel tracciamento della traiettoria desiderata.

Ma anche KEBC (Kawasaki Engine Brake Control) per selezionare l’intervento del freno motore; KQS (Kawasaki Quick Shifter) per veloci cambi marcia senza l'utilizzo della frizione; KLCM (Kawasaki Launch Control Mode) per ottimizzare l’accelerazione da fermo, regolando elettronicamente l’erogazione del motore per prevenire lo slittamento del pneumatico.

Non poteva mancare il KTRC (Kawasaki Traction Control) a 9 modalità. Si tratta del sistema di controllo della trazione Kawasaki più avanzato, progettato per migliorare le prestazioni in pista ma anche per garantire sicurezza in caso di superfici scivolose.

Regolando il KTRC 3-mode, 9-levels secodo le proprie necessità e preferenze di guida, i piloti hanno a disposizione tra tre modalità, ognuna caratterizzata da un livello del controllo trazione più o meno invasivo.

A gestire la risposta del gas, i tecnici Bimota hanno sviluppato un apposito corpo farfallato a controllo elettronico e i cambi marci sono garantiti dalla frizione idraulica antisaltellamento.

Sulla strumentazione TFT appare anche la spia dell'Economical Riding Indicator, derivato da Kawasaki, che indica quando il proprio stile di quida è favorevole in termini di risparmio di carburante.

Disponibilità e prezzi

La Bimota Tesi H2 è disponibile in preordine nel sito ufficiale Bimota a questo link in due varianti: Carbon e Standard.

Bimota fa sapere che la produzione della Tesi H2 è iniziata pochi giorni fa, che verrà consegnata in funzione delle priorità acquisita e che è previsto un equipaggiamento diverso, secondo le norme di omologazione in vigore nei vari paesi.

Vendita e consegna inizieranno dalll'1 ottobre 2020 e saranno eseguite dai distributori o concessionari autorizzati Bimota, oppure direttamente da Bimota.

Realizzata in serie limitata a 250 esemplari, la Bimota Tesi H2 ha un prezzo di 64.000 euro.

Scheda tecnica

Modello: Tesi H2
Telaio: Piastre in lega di alluminio ricavate dal pieno, con piastra per forcellone posteriore
Motore tipo / Distribuzione: 4 tempi, 4 cilindri, DOHC, raffredato ad acqua, sovralimentato / DOHC 4 valvole
Cilindrata: 998 cm³
Alesaggio x Corsa: 76.0 mm × 55.0 mm
Rapporto di compressione: 8.5 : 1
Potenza massima: 170 kW (231 cv) / 11,500 rpm (con air-box in pressione) (178 kW (242 cv) / 11,500 rpm)
Coppia massima: 141N・m (14.4 kgf・m) / 11,000 rpm
Sistema di alimentazione: DFI® con corpi farfallati da 50 mm (4) con doppi iniettori, Euro 4
Capacità serbatoio benzina: 17 lt.
Trasmissione: 6 marce
1° 3.188(51/16); 2° 2.526(48/19); 3° 2.045(45/22); 4° 1.727(38/22); 5° 1.524(32/21); 6° 1.348(31/23)
Rapporto primaria: 1.551 (76/49)
Rapporto finale: 2.444 (44/18)
Frizione: Multidisco in bagno d’olio
Lubrificazione: Con pompa trocoidale
Quantità olio: 5.0 lt.
Lunghezza: 2.074 mm
Larghezza: 770 mm
Altezza: 1.155 mm
Interasse: 1.445 mm
Altezza da terra: 140 mm
Altezza sella: 840 mm (+/- 10 mm)
Angolo di sterzo / Avancorsa: 21.3° / 117 mm
Sospensione anteriore: Forcellone in lega di alluminio ricavato dal pieno
Escursione ruota: 100 mm
Sospensione posteriore: Forcellone in lega di alluminio ricavato dal pieno
Escursione ruota posteriore: 130 mm

Pneumatico anteriore:

120 / 70Z R17
Cerchio anteriore: J17M/C × MT3.50
Pneumatico posteriore: 200 / 55Z R17
Cerchio posteriore: J17M/C × MT6.00
Freno anteriore: Doppio disco 330 mm
Freno posteriore: Disco singolo 220 mm
Peso a secco: 207 kg
   
Prezzo al pubblico in Italia con IVA (22%): € 64.000
Consegna: ottobre 2020


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