Matita italianissima, cuore giapponese: sembra questa la formula vincente del nuovo corso di Bimota.
Una formula naturale vista la storia del marchio fondato da Bianchi, Mori e Tamburini, che hanno sempre preso “in prestito” propulsori di altri marchi per le loro moto, e la recente acquisizione da parte di Kawasaki del 49% delle azioni dell’azienda.
Dopo la Bimota Tesi H2, protagonista assoluta di Eicma 2019, la seconda freccia nell’arco della firma romagnola è la KB4.
Negli episodi precedenti…
Già nei mesi scorsi avevamo seguito con interesse gli indizi che portavano dritti al lavoro di tecnici e ingegneri Bimota su questa supersportiva dalle linee abbastanza classiche, con i primi render spuntati sul web.
Poco dopo è arrivata l’ufficiliatà, con un teaser video brevissimo sul canale ufficiale del marchio che preannunciavo l’arrivo nell'estate del 2020 della KB4 almeno come esemplare di pre-produzione.
L’emergenza sanitaria potrebbe aver rallentato un po’ i piani di Bimota, ma i colleghi britannici di VisorDown hanno scovato un nuovo rendering della KB4.
La moto
Non è chiaro se anche quest’ultima illustrazione sia stata partorita dal designer padre del progetto, Enrico Borghesan, come i precedenti o se è il frutto di un fan particolarmente bravo con i programmi di progettazione e editing digitale, ma è degno di nota perché mette in evidenza le forme e i possibili dettagli della KB4.
La firma Kawasaki è naturalmente incastonata nel telaio: il motore sarà infatti quello della Z1000 e della Ninja 1000 SX, il 4 cilindri da 1.043 cc capace di scaricare 140 CV sulla ruota posteriore e che si è appena rinnovato grazie ad un pacchetto elettronico di tutto punto: acceleratore elettronico, riding modes, controllo di trazione, cruise control e un display TFT da 10,9” che potrebbe trovare posto anche sul ponte di comando della KB4.
Per avere l’ufficialità però dovremo aspettare di sicuro qualche mese.