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Coronavirus: il dakariano Edi Orioli in aiuto degli ospedali lombardi

Il pilota italiano ha messo all’asta la sua giacca indossata nel Rally dei Faraoni per aiutare il Sacco di Milano e il Giovanni XXIII di Bergamo

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L’emergenza sanitaria che ha colpito il Nord Italia trova nuovi eroi pronti a combatterla: sono le leggende della Parigi-Dakar.

I piloti del rally raid più famoso del mondo e altri protagonisti dell’enduro italiano hanno infatti messo all’asta alcuni dei loro cimeli più celebri per aiutare gli ospedali lombardi come il Sacco di Milano e l’istituto Giovanni XXIII di Bergamo.

L’iniziativa

A creare questa rete solidale è stato Claudio Terruzzi, che ha partecipato 3 volte alla Dakar su Honda e Cagiva, arrivando a classificarsi quinto nel 1988, in una delle edizioni vinta proprio da Edi Orioli.

Terruzzi per l’occasione ha deciso di ricomporre almeno in parte quel Dream Team del deserto che nel 1989 era schierato proprio in sella alle Cagiva Elefant, coinvolgendo proprio Orioli nell’iniziativa benefica.

La giacca

Il pilota friulano pluricampione e simbolo internazionale del motociclismo, vincitore di quattro Parigi-Dakar e oggi alla guida dell’azienda di famiglia Pratic ha risposto presente alla chiamata, mettendo all’asta la sua giacca da gara utilizzata per il Rally dei Faraoni e anche durante l’edizione della 12 ore di Lignano, vinta proprio da Orioli.

Un prototipo di giacca realizzato da Dainese alla fine degli anni ’80 in collaborazione con Edi, che ne seguì lo sviluppo. La giacca è stata battuta per 3.100 euro ad un fortunato e generoso collezionista.

Il ricavato

Maglie, stivali, caschi e trofei hanno permesso di raccogliere a Terruzzi quasi 40 mila euro, di cui 11 mila verranno destinati al Sacco di Milano, mentre i restanti aiuteranno il Giovanni XXIII di Bergamo.

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