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Kawasaki oltre Bimota: brevetta il suo mozzo sterzante

La Casa di Akashi ha depositato i disegni di un nuovo sistema di sospensione anteriore anteriore con lo sterzo nel mozzo

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Kawasaki pensa al futuro, e lo fa studiando da vicino una delle sue aziende “satelliti”. Dopo aver acquistato il 49% delle quote di Bimota e aver rimesso in pista l’azienda riminese con la presentazione della Tesi H2, il marchio giapponese prova a far sua una firma stilistica del marchio di Tamburini, Bianchi e Morri.

I disegni

I colleghi britannici di BikeSocial sono infatti entrati in possesso di alcuni bozzetti destinati al deposito nell’ufficio brevetti competente che mostrano il funzionamento del sistema di sospensione anteriore pensato dagli ingegneri di Akashi.

La tecnologia proprietaria del Horizontal Back Link di Kawasaki troverebbe nuova applicazione in questo brevetto, che prevede un forcellone anteriore monobraccio, con mozzo sterzante interno, comando di sterzo meccanico, ammortizzatore orizzontale montato appunto dietro la ruota anteriore e azionato tramite leveraggi e un disco singolo per il reparto frenante.

I precedenti

Se è vero che l’acquisizione di Bimota può aver dato nuova linfa ai designer delle verdone giapponesi è altrettanto vero che già in passato gli ingegneri Kawasaki si erano sbizzarriti sull’argomento: lo scorso settembre vennero infatti pubblicati i disegni di una moto elettrica dallo sterzo “disarticolato”, con le ruote che si inclinavano in posizioni opposte per assecondare la linea di curva.

Uno studio su un forcellone anteriore bibraccio venne invece depositato nel 2015, e andando indietro nel tempo si ricordano i concept presentati al Salone di Tokyo nel 2003, con la ZZR-X e addirittura nel 2003 con la triruota elettrica Concept J.

 

Foto: BikeSocial

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