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Triumph Tiger 900, la tuttofare inglese si fa in 5

Per il 2020 la Tiger “media” si rinnova completamente nel motore e nella ciclistica. Due le versioni, declinabili anche in allestimento Pro.

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Triumph ha deciso di giocarsi una delle sue carte più attese dopo la conclusione di Eicma 2019, e ha svelato nel suo quartier generale di Hinckley la nuova Tiger 900.

Una moto completamente rinnovata rispetto al passato, con un motore più grande, un telaio diverso, sospensioni riprogettate, una linea più moderna e nuove versioni e allestimenti.

Il design

Pur mantenendo il family feeling delle adventure inglesi la nuova Triumph si distingue per una linea più leggera e sinuosa, impreziosita dal gruppo ottico anteriore snello e affusolato. Novità apportate seguendo l’ispirazione di un concept italiano, quello della Tiger Tramontana di Rodolfo Frascoli, che ha realizzato la moto per il Panafrican Rally.

La gamma

Spariscono le sigle XC e XR, con le conseguenti declinazioni di allestimento per lasciar posto a 2 versioni e un allestimento. Oltre alla Triumph Tiger 900 “standard” ci sono infatti la GT, con ruote in lega e anteriore da 19”, e Rally, con cerchi a raggi e anteriore da 21”. Entrambe possono essere arricchite dall’allestimento Pro, dando vita così a una famiglia di 5 varianti, che per i patentati A2 prevede anche un kit reversibile che ferma la potenza a 35 kW.

Triumph Tiger 900 2020

Il motore

Il tre cilindri in linea frontemarcia della Tiger non è stato semplicemente evoluto rispetto al “vecchio” 800, ma completamente riprogettato. Cresce la cilindrata, fino a 888 cc, sale l’alesaggio da 74 a 78 mm, ma non aumentano gli ingombri grazie alla fusione in un pezzo unico delle tre canne cilindri.

Altra novità è la sequenza di accensione irregolare, grazie ad un albero “a croce” con sequenza di 180° tra cilindro 1 e 3, 270° tra 3 e 2 e tra 2 e 1. Un dettaglio che rende il tricilindrico più corposo ai bassi regimi.

Il lavoro fatto sul motore lascia invariata la potenza massima, sempre a 95 CV, ma la rende disponibile prima, a 8.750 giri, 750 giri/min in meno rispetto alla Tiger 800. Aumenta invece a 87 Nm il picco di coppia, che arriva a 7.250 giri.
Ridisegnati anche l’airbox e il sistema di raffreddamento, con il radiatore centrale che ha lasciato spazio a due laterali con nuovi convogliatori.

La ciclistica

Il nuovo telaio a traliccio in acciaio ha tubi di diametro inferiore, per risparmiare ingombri e peso. La nuova struttura è di 5 kg più leggera della precedente. Il telaietto è sempre a traliccio, ma in alluminio e imbullonato al principale.

Le sospensioni sono differenti in base alla versione: la GT monta unità Marzocchi, con forcella a steli rovesciati da 45 mm totalmente regolabile e monoammortizzatore con regolazioni su precarico ed estensione, dall’escursione rispettivamente di 180 mm e 170 mm.

La Rally utilizza Showa, con le stesse regolazioni della GT ma con escursione diversa: 240 mm per l’anteriore, 230 mm per il posteriore. Solo la GT Pro ha regolazione elettronica, con 5 opzioni abbinate ai riding mode. Per la versione standard invece le sospensioni non sono regolabili.

Il reparto frenante è comune per GT e Rally: una coppia di dischi flottanti da 320 mm morsi da pinze ad attacco radiale Brembo Stylema all’anteriore e un disco singolo da 255 mm con pinza flottante a pistoncino singolo al posteriore, arricchiti da ABS Cornering (non presente su versione standard).

La Rally ha delle quote leggermente diverse: le pedane sono arretrate di 30 mm rispetto alla GT, ha pedale freno snodato e nella versione Pro vanta anche cerchi tubeless che possono montare Pirelli Scorpion Rally nelle misure 90/90 21” e 150/70 18”.

L’altezza della sella varia a seconda della versione: regolabile dagli 810 agli 830 mm per la GT, con versione ribassata opzionale da 760-780 mm, arriva a 850-870 mm per la Rally. Il serbatoio passa da 19 a 20 litri, mentre i pesi a secco variano: 194 kg per la GT, che arrivano a 198 per la GT Pro, 196 e 201 kg quelli della Rally e della Rally Pro.

L’elettronica

Tutte le versioni della Tiger, ad eccezione della standard, sono dotate di piattaforma inerziale a 6 assi che gestisce riding mode, ABS Cornering, cruise control e controllo di trazione, con TFT a colori da 7” e con 4 layout diversi (da 5” quello della standard).
L’allestimento Pro vanta anche il sistema di connettività My Triumph che consente tramite Bluetooth di gestire le funzioni dello smartphone, il quickshifter bidirezionale e il sistema di monitoraggio elettronico della pressione pneumatici.

Prezzo e disponibilità

Tutte le versioni saranno disponibili dalla primavera 2020, mentre il prezzo non è stato ancora annunciato.

 

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