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Bimota: dopo la Tesi H2 sarà il turno della KB4?

Indiscrezioni provenienti dal Giappone danno praticamente per certo il ritorno della serie KB, alimentata dal 4 cilindri della Kawasaki Ninja 1000

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Dopo un ritorno da protagonista durante l’ultima edizione di EICMA, con la presentazione della Tesi H2, Bimota potrebbe continuare a far parlare di sè anche nel prossimo futuro, con un secondo modello.

Le indiscrezioni

Dal Giappone, e dal magazine Young Machine, che ci ha abituato a scoop spesso affidabili in tema di marchi nipponici, arrivano infatti i primi render basati sui rumors che circolano intorno al nuovo corso di Bimota, ora di proprietà di Kawasaki Industries.

Sui banchi di produzione dell’azienda riminese potrebbe presto entrare la KB4, che porterebbe avanti la storia delle KB, nata tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, e rappresenterebbe il trait d’union perfetto per far ripartire Bimota. La sigla KB infatti cela infatti i nomi Kawasaki-Bimota, perché il marchio fondato da Bianchi, Morri e Tamburini si servì dei motori della serie Z di Kawasaki.

Bimota KB4

La moto

Sotto le linee da endurance anni ’80 immaginate da Young Machine dovrebbe trovare posto il nuovo motore 4 cilindri della Kawasaki Ninja 1000, capace di 140 CV e di un picco di coppia di 111 Nm.

Ad arricchire il pacchetto dovrebbero esserci, come da tradizione Bimota, sospensioni premium, elementi in lega ricavati dal pieno e un reparto frenante firmato Brembo.

Seppur al momento non ci sia nulla di certo intorno al progetto KB4, un’operazione del genere avrebbe senso per portare introiti nelle casse di Kawasaki nel breve periodo, perché seppur bellissima, la Tesi H2 rimane una moto per pochi, mentre la KB4 potrebbe avere un pubblico ben più ampio, aiutando così la casa italiana a raggiungere l’obiettivo prefissato di produrre 200 moto in un anno.

Foto: Young Machine


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