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Due ruote protagoniste della mobilità, ma serve un piano Marshall per la sicurezza

Il terzo rapporto Focus2R promosso da ANCMA e Legambiente dà il quadro della situazione

Moto - News: Due ruote protagoniste della mobilità, ma serve un piano Marshall per la sicurezza

Bici e moto scalano l’agenda politica delle amministrazioni locali: è il dato essenziale che emerge dal terzo rapporto Focus2R, l’indagine dell’Osservatorio nazionale infrastrutture, sicurezza e mobilità per le due ruote promossa da Confindustria Ancma (Associazione nazionale cicli motocicli accessori) e Legambiente ed elaborata da Ambiente Italia (società di consulenza ambientale). Uno strumento che fornisce la foto delle politiche dedicate a ciclisti e motociclisti dai Comuni italiani capoluogo di provincia.


Numeri positivi


Sale la disponibilità media di infrastrutture ciclabili (+9% dal 2015), nonché la percentuale di città dove è consentito trasportare le bici sui mezzi pubblici (+14%). In crescita i Comuni dotati di bike sharing (+6,1%), la disponibilità media di parcheggi per moto (+20,9%) e l’utilizzo diffuso di vernici non sdrucciolevoli per la segnaletica stradale (+3,4%). Questo il frutto di un questionario rivolto a 104 municipi, a cui hanno risposto quest’anno 83 Comuni, l’80% degli intervistati. Il report rende quindi disponibile un patrimonio di informazioni su piste ciclabili, guardrail, sharing mobility, parcheggi dedicati, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani forniti direttamente dalle amministrazioni locali.


Gli obiettivi 


Come ha sottolineato il presidente di Confindustria Ancma Andrea Dell’Orto, “Dai contesti urbani emerge la necessità di trovare soluzioni per favorire il decongestionamento del traffico veicolare, sviluppare l’intermodalità e l’integrazione, aumentare la sicurezza stradale, ridurre i tempi di parcheggio e percorrenza e, soprattutto, migliorare la qualità dell’aria”. La soluzione? Le due ruote, siano esse a pedale, a trazione elettrica, a motore o in modo crescente anche le e-bike. “Serve un piano di investimenti straordinari, politici ed economici, per la sicurezza stradale” - gli ha fatto eco Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente. “Pedoni e utenti delle due ruote sono spesso esposti a rischi elevatissimi che, soprattutto nelle aree urbane, possono essere ridotti al minimo seguendo quanto già stanno facendo altre città europee”. Un piano Marshall per la sicurezza stradale, insomma.


Soldi contro le buche


In parole povere, anche se questo la nota di Focus2R non lo dice, i Comuni devono lavorare per eliminare le buche: un pericolo per chi va in scooter e moto. Coi centauri che si feriscono e i veicoli che si danneggiano. Una spirale negativa: i Comuni si affidano alle compagnie assicuratrici per i rimborsi, con le polizze sempre più costose pagate in ultima analisi dai contribuenti, motociclisti inclusi e con conseguenze disastrose anche per le polizze Rca: più i risarcimenti, più salate le tariffe.


Auto nel mirino


Inoltre, dice Fiorillo, "E' necessario avviare una cura dimagrante del parco auto. Nel nostro Paese, infatti, c’è una fortissima anomalia: sono più i veicoli targati (oltre 50 milioni) dei patentati autorizzati a guidarli (meno di 40 milioni). Uno spread-mobilità che rimarca qual è il punto di partenza imprescindibile di qualsiasi strategia sui trasporti: ridurre il numero di auto in circolazione e stimolare forme di mobilità nuova e attiva”.


Mezzi in condivisione


In quanto al bike sharing, sale il numero di biciclette per ogni città: escludendo Milano, dove sono presenti 16.600 biciclette e 257.000 abbonati, in media sono disponibili 156 bici per Comune, distribuite in 16 stazioni con 2039 abbonati. Per quanto riguarda invece le moto crescono le città con punti di ricarica per veicoli elettrici (+11,8%). In aumento, sebbene con numeri ancora esigui, anche l’installazione di guard-rail dotati di protezioni a tutela dei motociclisti: passano infatti da 17% al 29% i Comuni che dichiarano di averli montati.


Italia a due velocità


Il Focus2R mette inoltre in evidenza uno sviluppo a due velocità nell’attenzione dei municipi alle politiche per la mobilità su due ruote, con un Centro-Nord molto più sensibile e dinamico rispetto alle città del Sud. Non cresce infatti in modo sensibile il numero di città che consentono l’accesso di cicli e motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici.


Mercato: i numeri


Il totale delle 2 ruote a motore (moto, scooter, ciclomotori 50cc) immatricolate nel 2018 è pari a 240.388 unità (+5,3% rispetto al 2017). Le moto registrano un +12,7%, mentre gli scooter +3,7%. Diminuiscono i ciclomotori 50 cc (-12,3%), nonostante la crescita degli scooter elettrici che sono più che raddoppiati, arrivando a quasi 3.000 unità (14% del totale dei ciclomotori), grazie anche alle flotte dedicate allo scooter sharing. Nel 2018 crescono in modo deciso le vendite di veicoli elettrici, in particolare i ciclomotori che passano da 1.144 a 2.928 (+156% rispetto al 2017), mentre i motocicli venduti salgono da 504 a 648 (+29%).

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