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Salvate chi va in moto da ubriachi e drogati

Motociclisti travolti e uccisi da guidatori in stato alterato: è allarme

Moto - News: Salvate chi va in moto da ubriachi e drogati

Aumentano gli episodi di omicdi stradali che coinvolgono motociclisti.Il più recente episodio tragico risale al 19 ottobre: Daniele Bertolini, mentre era in sella alla sua moto, è stato investito da un guidatore di un’auto, una VW Passat. Nel sangue, gli è stato trovato un indice di 1,88 grammi di alcol per litro. L’assassino ha fatto un sorpasso sulla Statale 38 dello Stelvio, all’altezza di Castione Andevenno (Sondrio)invadendo la corsia opposta, mentre, in senso contrario, arrivava Daniele.


Qual è il limite?


Basti dire che il limite previsto dal Codice della Strada è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Già guidare a 0,6 grammi è pericolosissimo per la sicurezza stradale. A quota 1,88 grammi siamo oltre ogni immaginazione, con la multa più costosa: 1.500 euro, arresto da sei mesi ad un anno, sospensione della patente da uno a due anni. In caso di lesioni fisiche o morte, scatta il reato di omicidio stradale.


Effetto deterrenza? Dubbi


Sanzioni che evidentemente non hanno spaventato l’uomo. Né inducono a prudenza tutti gli altri guidatori che viaggiano con alcol o droga in corpo. E che spesso si trasformano in pirati della strada, lasciando il motociclista (talvolta il ciclista o il pedone) agonizzante sull’asfalto. Le cronache quotidiane sono sempre più dense di questi sinistri tremendi. Statistiche in merito non ne esistono: l’Istat non li registra più, perché la guida in stato d’ebbrezza non viene messa nel rapporto delle Forze dell’ordine e così non si crea la statistica corretta.


Controlli in carne e ossa


A questo punto, un inasprimento delle pene è inutile. Il vero problema è la carenza di controlli da parte di agenti in carne e ossa. Quel conducente ubriaco fradicio avrà incontrato decine di autovelox, senza che nessuno potesse fermarlo per guida in stato d’ebbrezza. Senza verifiche sul campo, il guidatore alterato si sente al sicuro: sa che le probabilità di essere beccato sono bassissime. Al contrario, salgono i pericoli per gli utenti deboli come i motociclisti.


Dopo la prima, cautele maggiori


C’è un altro aspetto. L’ubriaco (arrestato per omicidio stradale) aveva un precedente risalente a diversi anni fa per guida in stato di ebbrezza: chi viene pizzicato con soglie alte dovrebbe essere monitorato, magari con controlli in strutture pubbliche. Per capire se guida dopo aver bevuto o dopo essersi drogato. Occorre cioè giocare d’anticipo, prevenire la recidiva. Ormai per la vittima è tardi...

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