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Nuovo Tutor in autostrada: quale futuro?

Il suo nome è SICVe PM, e fa già discutere

Moto - News: Nuovo Tutor in autostrada: quale futuro?

Tutto ha inizio il 12 luglio 2018: “In relazione alle indiscrezioni pubblicate sul sito di Asaps [Amici Polstrada] sulla prossima attivazione di nuovi sistemi di rilevazione della velocità media sulla rete, Autostrade per l'Italia precisa che ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale. Le informazioni già diffuse in questa fase, quindi, non hanno alcun fondamento”.  Scriveva così Autostrade per l’Italia. Poi però, il 27 luglio, c'è stato un colpo di di scena.


Cosa dice la Polizia


La Polizia Stradale utilizza anche sistemi complessi per il controllo della velocità media sulle autostrade. Per garantire una maggiore efficienza dei controlli lungo gli itinerari di esodo, Autostrade per l'Italia ha provveduto ad attivare un nuovo sistema di rilevazione della velocità media. L'attivazione riguarderà inizialmente 22 tratte ritenute significative dalla Stradale, alle quali si aggiungeranno altre in corso di valutazione. Il nuovo sistema SICVe-PM è già nella piena disponibilità della Polizia Stradale.


Sorpresa, ma non troppo


Il 31 maggio 2017 con Decreto Dirigenziale 3338 viene approvato il sistema SICVe-PM. In sintesi, mentre Autostrade per l’Italia aveva la controversia legale sul SICVe meglio noto come Tutor, la sua controllata Autostrade Tech spa dichiara di aver sviluppato un altro sistema. Sul SICVe PM pende però una richiesta di annullamento al ministero dei Trasporti. Il SICVe PM è costituito da tre parti. La prima parte è rappresentata dalle unità di rilevamento del traffico denominate stazioni periferiche. La seconda è il server di elaborazione centrale di raccolta dati e la terza il sistema deputato all’accertamento, da parte della Polstrada, delle presunte violazioni rilevate automaticamente dal sistema. Il problema del Sicve-PM, dice il Sole 24 Ore, riguarderebbe sempre i brevetti, per cui la richiesta di sequestro in fase di presentazione a Roma ipotizza i reati di contraffazione e commercializzazione e ricettazione di prodotti contraffatti.


Se volete sapere dove sarà attivo il nuovo Tutor non dovete far altro che cliccare qui


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