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Aumento pedaggi A24 e A25: quale futuro

Ministero e sindaci cercano la soluzione ai rincari che minacciano turismo, trasporti e lavoro

Moto - News: Aumento pedaggi A24 e A25: quale futuro

Continua la battaglia tra amministratori locali e Autostrada Dei Parchi, per gli aumenti del pedaggio 2018. Michele Dell'Orco, sottosegretario ai Trasporti, ha incontrato una delegazione di sindaci delle Regioni Lazio e Abruzzo per discutere dell’aumento delle tariffe dei pedaggi sulle due autostrade A24 e A25. Il rincaro è dovuto allo sblocco da parte del TAR di alcuni anni di rincari automatici.


Quale impegno


Il ministero dei Trasporti si sta impegnando a dare risposte che finora sono state rinviate perché consapevole che si tratta di assi di collegamento importanti tra la città di Roma e le aree interne dell’Italia centrale: attraversano tra l’altro territori in difficoltà, che hanno subìto i terremoti del 2009 e del 2016.  Sostenere i piccoli Comuni e affrontare il problema dello spopolamento delle aree interne significa anche cominciare da qui, dal garantire il diritto alla mobilità di tanti cittadini e pendolari che affrontano costi notevoli e che non hanno alternative ferroviarie a disposizione" si legge in una nota del ministero.


Come calmierare le tariffe


Occorre quindi, dice il ministero, pensare a una soluzione strutturale per calmierare le tariffe autostradali a favore dei cittadini. Ed è per questo bisogna portare a termine l’aggiornamento del Piano economico-finanziario, annesso alla convenzione, che si cercherà  il più possibile di accelerare. Il ministero valuterà misure straordinarie e temporanee che possano alleviare il disagio in attesa di approvazione del nuovo Piano.


Quadro confuso


Al di là del caso specifico, resta il problema base: i rincari delle autostrade dipendono da convenzioni in gran parte misteriose o difficili da capire. Formule matematiche complicate, che il cittadino non riesce a decifrare. A tutto questo si sommano le controversie legali che sfociano in rincari. La palla passa al Governo giallo-verde, perché rimetta ordine a un quadro così confuso e disordinato.


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