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Automobilisti ubriachi, etilometri ko: occhio a una “estate a tutto alcol”

Mancano gli alcoltest in Italia: allarme sicurezza stradale

Moto - News: Automobilisti ubriachi, etilometri ko: occhio a una “estate a tutto alcol”

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Avete presente la guida difensiva in moto, quella che prevede e previene le mosse sbagliate degli automobilisti? Ecco, questa estate dovrete metterla in atto ancor più di prima. Perché è allarme guidatori ubriachi, per via degli etilometri ko.


L’Asaps attacca


"Centinaia di etilometri giacciono a Milano nell'unico centro omologato per la revisione annuale di questi apparati, che formano prova legale nel contrasto alla guida in stato di ebbrezza. Un reato, quando supera la soglia di 0,8 gr/l, che diventa anche aggravante specifica nei nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali”. Lo afferma Giordano Biserni, presidente Asaps, Associazione amici Polstrada. Il guaio è che il Centro superiore ricerche prove autoveicoli e dispositivi (Csrpad) del Ministero dei Trasporti, con sede a Roma, è tuttora fermo, e i camion continuano a portare in Lombardia gli etilometri da revisionare, utilizzati ogni giorno dagli organi di polizia stradale.


Un problema enorme


Ci sono Comandi piccoli che sono senza etilometri da mesi. L’Asaps si chiede: e chi risponde, in caso di omicidio stradale, del fatto che non avevano un etilometro a disposizione per verificare lo stato alterato dell'utente su strada? “La denuncia per omissione di atti d'ufficio è sempre dietro l'angolo". Morale: “Prepariamoci a un'estate a tutto alcol. Sarà sempre più raro avere una batteria di etilometri schierati e a presidio delle nostre strade, specialmente quelle notturne, vicino a locali di intrattenimento e discoteche".


Parole cadute nel vuoto


Si era anche suggerito - al Parlamento - di far diventare biennale la durata della revisione, dice l’Asaps. Si era suggerito di attivare più servizi privati per i banchi di revisione, ma le gare pare siano rimaste deserte. Una questione che va avanti da tempo. Un pessimo segnale agli italiani e all’Unione Europea, che ci ha appena bacchettati perché nel nostro Paese nel 2017 i morti sulle strade sono addirittura aumentati: è così che facciamo sicurezza stradale?

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