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In scooter a Milano, cadi su strada dissestata? Occhio alla multa

La sanzione per guida pericolosa fa discutere

Moto - News: In scooter a Milano, cadi su strada dissestata? Occhio alla multa

Lo racconta corriere.it: il 20 settembre scorso, Zeno Stefano Baggio (66enne docente in pensione) viaggia in scooter a Milano in un tratto di strada dove le rotaie in disuso di via Pagano e di via Ariosto si intrecciano sui blocchi di pavé. Baggio racconta: “Ho notato una macchina sulla destra, parcheggiata male e molto vicina alle rotaie del tram. Per evitare inconvenienti, mi sono spostato al centro della corsia, ma nel fare la manovra sono caduto. Non andavo veloce, sarò stato sotto i 30 km/h. Però, vuoi per il pavé dissestato, vuoi per la doppia rotaia tra le due vie, mi sono ritrovato per terra”. L’uomo viene soccorso e un’ambulanza lo porta in ospedale. L’esito della radiografia: frattura scomposta alla testa dell’omero.


La multa a casa


In ospedale si sono presentati due Vigili: “Sono stati gentili - dice Baggio -. Mi hanno chiesto cosa fosse successo e di poter vedere il mezzo. Poi, il 6 dicembre scorso, mi è arrivata la notifica della multa”. Il verbale a casa nella famigerata busta verde. Per violazione del secondo comma dell’articolo 141 del Codice della Strada: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. Sono 41 euro di multa. Con le spese di notifica si arriva a 51,64 euro. E già qui ci sarebbe da discutere: addirittura 10,64 euro per rintracciare un cittadino e inviargli un multa. “Il verbale - dice l’uomo - è stato fatto solo sulla base delle mie dichiarazioni. Perché lo scooter era già stato rimosso e i Vigili non potevano sapere il punto esatto in cui ero caduto”.


Il sospetto


Lo scooterista ha un sospetto: “Sono allibito per la multa. La mia sensazione è che sia stata una manovra cautelativa del Comune per evitare che facessi causa per la condizione della strada”. La multa cioè sarebbe un’arma di difesa molto forte a favore del Comune nel caso in cui l’uomo decidesse di chiedere il risarcimento delle lesioni fisiche (e dei danni al mezzo) all’amministrazione. Questa è l'opinione dello scooterista. Occorre però vedere anche i Vigili cosa dicono e il Comune che ne pensa: per ora, il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci, smentisce che ci sia mai stata “una direttiva di Palazzo Marino” in questo senso. “Non posso rilasciare commenti senza prima avere visto il verbale, ma comunque i Vigili agiscono nel rispetto dell’applicazione del Codice della Strada”.


La dura realtà


È difficile capire come stiano le cose; se i Vigili hanno dato la multa, evidentemente un motivo c’è. Restano due certezze. Primo: viaggiare in scooter a Milano così come in tutte le altre città italiane è molto pericoloso, per via del pavé sporgente, dei binari del tram che escono dalla sede, delle buche continue, che spesso sono crateri. Secondo: l’introduzione del reato di omicidio e lesioni stradali ha messo ancora più in guardia i Comuni; anche i gestori (le persone responsabili della manutenzione) infatti possono essere incolpati per questo reato da Codice Penale. 


Rapporto conflittuale


In un mondo ideale, in cui i Comuni favoriscano la mobilità e la sicurezza stradale, il rapporto con lo scooterista sarebbe collaborativo. Accade in diverse parti del mondo. In Italia, invece, è conflittuale. Le richieste di indennizzo vengono spesso negate. Si va alla guerra legale nei tribunali. Lo lo scooterista che si è ferito deve sempre difendersi tramite un avvocato, perché la lotta col Comune è impari, in quanto l’amministrazione si avvale di un’"équipe" di avvocati specializzati in questo genere di problemi. Gli enti si difendono sostenendo che il conducente deve conoscere le varie criticità della strada, tanto da essere multato per guida pericolosa. A seconda del caso e del giudice, se l’amministrazione perde, l’assicurazione che copre il Comune risarcisce lo scooterista. Così, il costo della polizza sale. A danno della collettività. Ma è possibile che si debba andare avanti in questo modo?

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