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Smartphone in auto, sicurezza per le moto sempre a rischio

Per adesso, niente riforma del Codice della Strada: i politici non hanno ancora “chiuso la pratica” in questa legislatura

Moto - News: Smartphone in auto, sicurezza per le moto sempre a rischio

Uno dei problemi più gravi per la sicurezza stradale in Italia è la guida dell’auto con smartphone in mano: distrae e causa sinistri con feriti pesanti e mortali. Quanti? Ci sono solo stime, indicazioni di massima, perché non esistono statistiche certe. Comunque, è un fenomeno da paura, come evidenziano le Forze dell’ordine che vivono la strada tutti i giorni. Il guaio riguarda in particolare i motociclisti, ossia gli utenti deboli della strada (ma anche ciclisti e pedoni). Si sperava che le promesse dei politici portassero a qualcosa di concreto nel breve, ma almeno per adesso non ci sono novità. Il rischio è che il disegno legge di riforma del Codice della Strada non venga tradotto in legge entro la fine di questa legislatura: in questo caso, si dovrà attendere la prossima legislatura, con tempi estremamente dilatati.


Quali le prime ipotesi


Oggi, per chi guida l’auto con smartphone in mano, c'è una multa di 161 euro, più il taglio di 5 punti-patente; e sospensione della patente da uno a 3 mesi alla seconda infrazione nel biennio (recidiva). Un anno fa, si parlava di ritiro immediato della patente, alla prima violazione. Grazie a un decreto subito operativo. Poi c’è stato il ribaltone: raddoppio della sottrazione dei punti alla prima infrazione, e raddoppio della sospensione della patente alla seconda violazione nel biennio, ma solo nel disgno legge. Come andrà a finire?


Un salvataggio dell’ultimo minuto


Se, come pare, il disegno legge di riforma del Codice della Strada non andrà in porto, forse un giro di vite arriverà con un emendamento alla Legge di Bilancio 2018: qualche nuova regola del Codice della Strada verrà inserita nella manovra economica 2018. Un pasticcio che lascia perplessi, ma sarebbe pur sempre meglio che niente.


Se nulla cambierà…


Qualora invece la riforma del Codice della Strada non veda la luce, e la Legge di Bilancio 2018 non riguardi la guida con smartphone in mano, tutto resterebbe come prima. La soluzione, almeno a livello teorico, potrebbe essere un aumento dei controlli da parte delle Forze dell’ordine, a tutela della sicurezza stradale e degli utenti deboli come i motociclisti. Compito molto difficile per Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, che fanno tutto il possibile per garantire la prevenzione degli incidenti. Su tutto questo pesa poi l’incognita dei Comuni, che tendono sempre più ad affidarsi alle telecamere per fare sicurezza stradale: può un occhio elettronico fermare sul posto chi guida con lo smartphone in mano? Improbabile. In cambio, i Comuni incassano con autovelox, telecamere ai semafori e ZTL attorno a 1,6 miliardi di euro l'anno (nel 2016)...


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