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Triumph Bonneville Bobber Black e Speedmaster: le due novità made in Hinckley [VIDEO]

Triumph Bonneville Bobber Black e Speedmaster: le due novità made in Hinckley [VIDEO]

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Allo stand Triumph c'è la Bonneville Bobber Black, quasi una versione speciale della Bobber che già conosciamo, virata però in toni dark. Ma con altre caratteristiche piuttosto interessanti, che la differenziano in modo piuttosto deciso dalla sorella.


Arriva il 16” davanti


La prima, in ordine di importanza, è l'arrivo della ruota anteriore da 16”, in luogo del cerchio da 19” della Bobber. Ma la Triumph Bonneville Bobber Black ha anche ricevuto una forcella Showa con steli da 47 mm di diametro – sulla sorellina sono da 41 mm – e, come dicevamo, un look tremendamente dark: sono infatti verniciati in nero scarico, pedane, leve freno e frizione, manubrio, base sella, coperchi motore, mozzi e cornice faro.


La tecnica non cambia


La sella monoposto in un sol pezzo è come sempre regolabile, ed è alta 69 cm da terra. Riconoscerla davanti è facile anche al buio, grazie alla nuova luce diurna a Led che “guarnisce” il faro anteriore. Per quanto riguarda invece la meccanica, ricalca in tutto e per tutto quella della Bonneville Speedmaster: motore bicilindrico High Torque 1.2 da 77 CV a 6.100 giri e 106 Nm a 4.000 giri, con un nuovo scarico caratterizzato da una specifica “accordatura”. Sostanzialmente sovrapponibili anche le dotazioni tecnologiche: la Bobber Black ha di serie controllo di trazione (disinseribile), modalità di guida Road e Rain, cruise control (un tocco per attivarlo, un tocco per impostare la velocità e un tocco per disattivarlo), frizione a coppia assistita e sistema immobilizer. Infine, come la sorella, gli intervalli di manutenzione sono a 16.000 km.


Triumph Bonneville Speedmaster


L'altra novità si chiama Triumph Bonneville Speedmaster. La base è quella della Bobber – e, come ricorda il nome, la famiglia Bonneville – ma sarebbe riduttivo definirla una “Bobber con due posti”.


Ruote da 16”, doppio disco Brembo


In effetti, salta subito all'occhio la porzione di sella aggiuntiva, nemmeno tanto generosa, che sta in cima al parafango posteriore. Ma la Triumph Bonneville Speedmaster è anche altro: ad esempio, il faro anteriore tondo con luci diurne a Led, ma anche il manubrio “beach bar”, il parafango posteriore fisso, le pedane avanzate e le ruote a raggi, entrambe da 16”. Volendo, comunque, si può farla monoposto e con un manubrio più dritto, montando i componenti della sorella Bobber. Il reparto sospensioni si affida a una forcella a cartuccia con steli da 41 mm di diametro e corsa di 90 mm, mentre dietro c'è un mono (nascosto alla vista) regolabile nel precarico, con corsa di 73 mm. Capitolo freni: doppio disco anteriore da 310 mm, con pinze Brembo, e disco singolo da 255 mm con pinza Nissin.


Sotto sotto c'è la meccanica della Bobber


A spingere la Speedmaster ci pensa il solito bicilindrico parallelo High Torque 1.200, rimappato specificamente: adesso la coppia raggiunge i 106 Nm a 4.000 giri, il 42% in più rispetto alla vecchia Speedmaster mentre i CV sono 77. Tutto particolare il sound: più pieno e profondo rispetto a quello della Bobber, è stato ottenuto disegnando aspirazione (con doppio filtro) e impianto di scarico ad hoc. Di serie ci sono due riding mode (Road e Rain), il controllo di trazione (disinseribile) e non manca il cruise control, inseribile agendo su un pulsante.


Un sacco di accessori per farsela su misura


Oltre 130 parti speciali originali consentono poi di cucirsi la Triumph Bonneville Speedmaster secondo i propri gusti. Ci sono scarichi Vance&Hines, pedane, borse per il forcellone a gabbia, paramotore, parabrezza Highway... Senza dimenticare la linea abbigliamento specifica e dedicata all'ultima nata di Hinckley: quattro t-shirt, giacca casual, camicia a quadri e felpa con cappuccio.


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