“Volkswagen è più concentrata verso lo sviluppo di tecnologie elettriche per la mobilità rispetto alla potenziale vendita di Ducati”, ha dichiarato alla Reuters il Capo della strategia di Wolfsburg, Thomas Sedran. Il manager, tuttavia, è sceso più in dettaglio.
Le grandi decisioni richiedono tempo
Già, perché lo scandalo Dieselgate vale già 25 miliardi di dollari. Una cifra che ha portato la Casa tedesca a valutare possibili cessioni di Marchi, fra i quali Ducati e Renk, azienda produttrice di trasmissioni. “Le grandi decisioni come espandere o ottimizzare il portafoglio aziendale richiedono tempo e vanno raggiunte per consenso”, ha dichiarato Sedran. Anche se, ha continuato il manager, “il top management ha un'idea chiara di ciò che appartiene al core business e cosa no: è plausibile che noi consideriamo se sia giunto il momento di trovare un proprietario più adatto per alcune aree di business”. Ciascuno tragga le proprie conclusioni.
Fra i possibili acquirenti spuntano i Benetton
La patata bollente adesso è in mano ai sindacati, che occupano la metà dei posti del consiglio di sorveglianza Volkswagen, e sono necessari per ottenere la maggioranza in decisioni come queste. Tuttavia, questi ultimi resistono a qualsiasi vendita a meno che non vengano prodotte motivazioni finanziarie più che convincenti. Intanto, si allunga la lista di potenziali acquirenti di Ducati: dopo l'interesse di Harley-Davidson, i rumors danno ben cinque aziende interessate, con offerte comprese fra gli 1,3 e gli 1,5 miliardi di euro. Fra queste ci sarebbe anche la famiglia Benetton, già proprietaria - fra le tante - di Autogrill e azionista di maggioranza di Autostrade per l'Italia e Aeroporti di Roma.