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Moto contro animale selvatico in autostrada: info utili per il risarcimento

La casistica è più ampia di quanto non si immagini: ecco come procedere se ci si "imbatte" in un animale selvatico

Moto - News: Moto contro animale selvatico in autostrada: info utili per il risarcimento

Per chi guida un veicolo chiuso, un animale selvatico che spunta d’improvviso rappresenta un pericolo notevole: si pensi all’impatto contro un cinghiale, o all’uscita di strada dovuta proprio a quella povera bestia (anch’essa vittima di una convivenza difficile fra uomo e altri esseri). Ma per chi guida una moto, il guaio è ancora più grosso: il rischio lesioni fisiche o addirittura morte è elevato. Per questo, è utile analizzare una sentenza della Cassazione (la 11785/17), per capire come chiedere il risarcimento.


1) Il 4 ottobre 2012, alla guida del suo mezzo, un tizio percorre l’autostrada a velocità regolare e non riesce ad evitare di collidere con un capriolo. L’animale, provenendo dalla carreggiata opposta, aveva saltato il divisorio centrale e aveva improvvisamente attraversato quella sulla quale il veicolo viaggiava, proprio nel momento del suo passaggio. La Polizia Stradale in occasione dell’ispezione dei luoghi effettuata nell’immediatezza dell’incidente e descritta nella relazione redatta dagli agenti, evidenziano che la rete di recinzione esterna della sede autostradale, nel tratto interessato dal sinistro, era integra. Cosa sostiene il gestore dell’autostrada? Che è innocente. Secondo l’articolo 2051 del Codice Civile, non sapendo modalità, tempo e luogo di ingresso dell'animale nella sede autostradale, non c’è rapporto di causalità tra la cosa in custodia del gestore autostradale e il sinistro. È scattato il caso fortuito: il gestore ha fatto tutto quanto poteva fare per impedire l’incidente. Insomma, niente rimborso.


2) Il proprietario del veicolo non ci sta, e allora si va per vie legali, fino in Cassazione. I motivi? Il gestore avrebbe potuto liberarsi dalla responsabilità soltanto provando che l’ingresso in autostrada dell'animale era stato determinato da un fattore imprevedibile ed inevitabile qualificabile in termini di caso fortuito. Ma, secondo il cittadino, questa prova non è stata data. La Stradale, intervenuta sul posto, ha dimenticato di considerare che l'animale selvatico era entrato nella sede autostradale dalla carreggiata opposta ed era balzato dinanzi al suo veicolo dopo aver saltato il divisorio centrale.


3) Parola alla Cassazione: il gestore dell’autostrada è chiamato a svolgere un’adeguata attività di vigilanza in funzione della prevenzione e della eliminazione delle eventuali cause di pericolo per gli utenti. Spetta al custode della cosa (al gestore dell’autostrada) la prova liberatoria del caso fortuito. Pertanto, se si verifica un incidente con un animale selvatico, dovete portare tutte le prove possibili della vostra innocenza: andavate piano (sì ai testimoni), guidavate con prudenza, l’impatto con l’animale era inevitabile.

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