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MotoGP: Pedrosa frega tutti, bene Lorenzo, flop Yamaha

A Jerez ancora un risultato tutt'altro che scontato. L'analisi del quarto GP del motomondiale

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Sebbene a Jerez sia andata in scena una gara decisamente diversa da quella che potevamo aspettarci, resta una costante: questa MotoGP 2017 continua a stupire e a divertirci proprio perché ogni domenica può regalarci un risultato diverso, invertendo i pronostici e le classifiche. Tuttavia, nonostante tutto, non è cambiata la classifica piloti, ma ci sono segnali importanti che questa gara ha lanciato. Analizziamoli.


Honda da capogiro


Il primo riguarda le Honda e in particolare Daniel Pedrosa. Nessuno prima dell’inizio del weekend avrebbe puntato un euro su di lui. E sottolineo “prima dell’inizio del weekend” perché già nelle prove e nella pole conquistata aveva fatto capire di avere un grosso potenziale. Chissà che non sia l’anno in cui riesca a trovare un po’ di costanza, che poi è l’unica cosa che gli è mancata in questi ultimi anni: perché Pedrosa è un gran campione e potenzialmente potrebbe ogni anno giocarsi il titolo. Di Marquez, invece, c’è poco di cui meravigliarsi. Ci si aspettava da lui una gran gara e così è stato. Non è riuscito a vincere, ma al quarto appuntamento stagionale si è fatto trovare prontissimo. Poteva rischiare qualcosa per provare a prendere Pedrosa, ma è stato maturo e ragioniere e ha raccolto 20 punti importantissimi.


Flop Yamaha


Punti che si rivelano preziosi soprattutto per il grande flop delle Yamaha. Sia Valentino Rossi che Maverick Vinales sono apparsi in evidenti difficoltà. “Non mi sono mai sentito bene con la moto, sin dalle prime prove. Dopo il WU abbiamo provato a fare qualche modifica per migliorare le cose, ma è andato peggio”, ha detto Valentino Rossi e sulla stessa linea si è espresso Vinales. La domanda ora è: se accadesse ancora, come cambierebbero gli equilibri in vista della lotta al mondiale? D’altronde Zarco – straordinario ancora una volta – sulla M1 2016 è andato fortissimo, senza riscontrare nessun tipo di problema. Probabilmente solo i test in programma oggi proprio a Jerez potranno rivelarsi particolarmente preziosi per il team Yamaha.


Lorenzo trova il podio e il morale


E poi c’è il discorso legato alla Ducati. Al termine della settimana in cui si è parlato tantissimo delle dichiarazioni di Lorenzo, di quelle di Dovizioso, delle lamentele, delle prese di coscienza e soprattutto di una Desmosedici che non andava affatto bene (telaio da rifare, giusto per citare l’ultimo tormentone), è arrivato all’improvviso un podio del majorchino a gettare acqua sul fuoco. Vero è che nelle libere e in qualifica già si poteva capire che questa volta Lorenzo poteva fare bene, ma un terzo posto sembrava francamente utopia. E invece è accaduto. Cosa è cambiato, d’improvviso è tutto risolto? No, certamente. I problemi ci sono ancora e non sono scomparsi così per magia. C’è di nuovo che Lorenzo ha fatto la differenza, sta imparando pian piano a domare la belva e ha sicuramente approfittato di una giornata NO delle Yamaha. “È una moto difficile da guidare ma col tempo sto capendo tante cose. È stata una gara lenta e sapevo di poter far bene. Sto studiando, ho un buon potenziale per Le Mans e Mugello”, ha dichiarato.


E ben venga, vuol dire che più andiamo avanti e più vivremo un motomondiale – che ieri ha festeggiato le 3000 gare – adrenalinico…

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