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Radiazione dopo il mancato pagamento di 3 bolli moto: mistero!

Tutti i lati oscuri di una strana vicenda: quella della radiazione dei veicoli

Moto - News: Radiazione dopo il mancato pagamento di 3 bolli moto: mistero!

Partiamo da chi ha dato la notizia: il Sole 24 Ore. Lazio, Lombardia e Puglia sono le uniche Regioni ad aver avviato un’operazione particolare: radiazione della moto o dell’auto se dagli archivi risulta che il proprietario di quel veicolo non ha pagato il bollo per 3 anni di seguito.


Cosa dice la legge


In effetti, il Codice della Strada (articolo 96) stabilisce che l’ACI (gestore del PRA, Pubblico Registro Automobilistico), se accerta il mancato pagamento del bollo moto o del bollo auto per almeno 3 anni consecutivi, notifica al proprietario del veicolo la richiesta dei motivi dell’inadempimento. È vero che il bollo non è stato pagato per minimo 3 anni di fila? Allora, entro 30 giorni, chiede la cancellazione d’ufficio del veicolo dagli archivi del PRA.


E qui cala la nebbia


A questo punto, il PRA ne dà comunicazione al competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri per il ritiro d'ufficio delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia, con le modalità stabilite con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze, sentito il ministro dei Trasporti. Il fatto è che il decreto non è stato emanato, non è in via di approvazione, non è previsto, non è nei progetti del ministero, né del vecchio Governo Renzi né dell’attuale Governo.


Sentite qui...


Qualcosa di analogo è successo già una decina di anni fa. Ma il ministero dei Trasporti ha detto di no: niente radiazione, perché non c’è il decreto. Ecco la circolare Prot. n. 155/M360 del 30 maggio 2006: “Pervengono a questa sede richieste di chiarimenti, da parte degli Uffici della Motorizzazione, in ordine alle modalità attraverso le quali procedere al ritiro delle targhe e delle carte di circolazione relative ai veicoli radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 del Codice della Strada. Al riguardo, si evidenzia che dette modalità debbono essere individuate, per espressa previsione della citata norma codicistica, con decreto del ministro dell’Economia e delle finanze”. Occhio a questo passaggio: “Ciò posto, poiché detto decreto a tutt’oggi non è stato ancora adottato, si fa presente che non sussistono i presupposti acché gli Uffici della Motorizzazione procedano legittimamente al ritiro dei documenti in parola. La presente circolare viene indirizzata, per opportuna conoscenza, anche all’Automobile Club d’Italia affinché possano esserne resi edotti i competenti Uffici PRA”.


Quindi, che accadrà?


C’è allora da chiedersi se, alla luce della mancata emanazione del decreto e della circolare ministeriale che dice no alla radiazione senza decreto, in che modo le Regioni si muoveranno. Vi terremo al corrente.


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