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Maglietta di una banda rivale: motociclista disabile aggredito

Un incredibile episodio di violenza...

Moto - News: Maglietta di una banda rivale: motociclista disabile aggredito

La vicenda è di una tristezza terribile, perché fra motociclisti dovrebbe esserci sempre grande solidarietà (che siano centauri in viaggio o scooteristi), ma soprattutto perché qui c’è un disabile aggredito. Andiamo con ordine. Il 24 luglio 2016, alle 20, P.R. (42 anni, di Cuneo) e sua moglie sono su una Harley Davidson a tre ruote, e viaggiano sull’autostrada della riviera ligure. Quel veicolo con quelle determinate specifiche è stato scelto per un motivo preciso: P.R. è disabile. Qualche anno fa, proprio un incidente stradale gli ha tolto l’uso delle gambe. Tuttavia, con splendida determinazione e ammirevole tenacia, dopo il lavoro, ha caricato sua moglie e insieme si sono concessi una gita al mare. Con la carrozzella in evidenza sul bauletto.


Hells Angels


Come spiega la Polizia Stradale di Genova, P.R. ogni tanto frequenta i raduni dei bikers. Di recente, è stato a quello degli Hells Angels: come ricordo, ha comprato una maglietta con il loro logo. Ha pure chiesto se poteva indossarla (le... “logiche” in questo ambiente sono ferree). Gli è stato risposto di sì: solo il giubbetto di pelle è una divisa ufficiale. Con la t-shirt, si è semplici simpatizzanti.


In area di servizio


P.R. alle 20.30 arriva all’area di servizio di Varazze Sud: mentre fa benzina, arrivano altre tre Harley. Il fatto è che si è appena svolto in Spagna il raduno dei Bandidos, gruppo di bikers storicamente avverso agli Hells. I tre sono italiani e sono guidati da S.B., un aitante 40enne di Prato: riveste la carica di “sargento de armas”, cioè “castigatore”. Che si avvicina a P.R. e gli sferra un pugno in volto. La moglie del disabile urla a più non posso, facendo anche notare la carrozzella sul baule. La risposta? “Non me ne frega niente. La prossima volta non indossi quella maglietta”.


In ospedale


Per P.R. 5 giorni di prognosi in ospedale. La Polizia stradale di Genova, avvisata dalla moglie, arriva sul posto e subito verifica i filmati delle telecamere. Dal numero di targa si riesce a risalire all’aggressore. Scatta la denuncia per lesioni aggravate.


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