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Agostini Vs. Hailwood al TT 1967: una delle gare più belle della storia [VIDEO]

La sfida in pista e il grande valore di due avversari tanto veloci quanto sportivi e corretti. Il più bel Tourist Trophy di sempre.

Moto - News: Agostini Vs. Hailwood al TT 1967: una delle gare più belle della storia [VIDEO]

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La storia di Giacomo Agostini è costellata di successi. Il suo record di 15 titoli mondiali è ancora imbattuto e potrebbe esserlo per sempre, anche se le sue 123 vittorie non sono un traguardo impossibile. Eppure fra le tante gare che hanno segnato la carriera di Ago, oggi vi racconteremo di quella volta che perse contro un altro gigante, Mike Hailwood. Era il Tourist Trophy del 1967. 


Agostini Vs. Hailwood: la sfida cominciava così


La stagione della 500 GP era iniziata alla grande quell'anno. Giacomo Agostini aveva vinto la prima gara all'Hockenheim, in Germania, e il Tourist Trophy era il secondo appuntamento, uno de più importanti - se non il principale in assoluto - del calendario di 10 gare. 
Il 12 giugno è iniziato lo spettacolo e fin dalle prime prove i nomi dei due piloti più veloci erano i soliti: Agostini su MV Agusta e Hailwood su Honda. Al Senior TT, gara conclusiva del gran premio disputata il 16 giugno, furono 91 i piloti alla partenza e 37 vennero classificati al termine della gara. 
Il TT era la gara di casa per Mike, che partì alla grande. Dopo 30 secondi, come da programma, partì Giacomo che da subito si mise a tirare, sapendo che quel giorno doveva inseguire il fuggitivo, specialista della gara nell'Isola di Man. Da subito, però, le cose andarono in maniera particolare.
Mike correva sicuro di se, aveva una moto messa a punto alla perfezione e sapeva di essere veloce. Ciò nonostante a Ballaugh Bridge il distacco fra i due top rider era sceso a 23 secondi, Ago in qualche modo aveva rosicchiato 7 secondi in pochi chilometri. Al Mountain l'aggiornamento diceva 19 secondi di stacco. Nemmeno un giro e già 11 secondi rosicchiati dal pilota italiano.
Al termine del giro Mike faceva segnare il giro più veloce di sempre sullo Snaefell, e dunque anche il suo personale record con partenza da fermo. La MV 500 di Mino passava sul traguardo 18 secondi dopo, facendo segnare un tempo di ben 12 secondi inferiore. Record distrutto e progressione incredibile dell'italiano, che nel secondo giro si faceva raggiungere in testa a causa di un errore di guida e Hailwood si ritrovava di nuovo al comando per soli 2 secondi termine della tornata.


La sosta ai box e la rottura


Al terzo giro era prevista la sosta per il rifornimento, Hailwood è arrivato ai box e i meccanici sono intervenuti subito sulla sua Honda, dopo poco è arrivato Agostini e i due si son ritrovati a pochi metri di distanza, una lotta contro il cronometro con la gara affidata alle veloci mani dei meccanici delle due squadre.  Problema per Hailwood. Il team si soffermava a sistemare la carena della moto che si era allentata in un punto. Alla ripartenza il cronometro diceva: 47 secondi sosta di Mike, 37 secondi sosta di Ago. L'italiano era di nuovo in testa e la sfida entrava nel vivo. 
Al quarto giro Agostini era primo con 12 secondi di vantaggio su Hailwood e alla media record di 172 km/h, ma è al quinto giro che l'inglese recuperava nettamente e si avvicinava a soli 3 secondi. A 72 km dalla fine (poco più di un giro) nel rilevamento del Grand Memorial, il distacco fra i due era inferiore a 1 secondo, non si era mai vista una lotta del genere al TT. Nelle ultime curve del quinto giro, però, succede qualcosa.
Subito dopo il passaggio di Hailwood, Agostini non si vedeva arrivare e alla fine passava Williams, che era terzo. Giacomo si è dovuto fermare a causa della rottura della catena, che venne prontamente cambiata in modo da farlo ripartire, ma ormai era tutto perso e la stessa direzione gara l'ha poi squalificato per essere uscito dalla pista in un punto non consentito. Fine dei giochi, Hailwood percorreva un ultimo giro relativamente tranquillo e andava a vincere il suo ennesimo TT.


Quel podio indimenticabile


Sul podio si vide un Hailwood provato, torvo, non troppo sorridente. Il perchè lo ha spiegato in un'intervista lo stesso Agostini, che seguiva la premiazione da sotto il podio: "
"Nel 1967, al TT dell'isola di Man, fummo protagonisti io ed Hailwood di un duello strepitoso. Vincere a casa di Mike, perchè il TT era casa di Mike, era un qualcosa di impensabile. Arrivai all'ultimo giro, alla montagna, la parte finale del circuito, con 8 secondi di vantaggio su Mike, che aveva perso tempo in un rifornimento poco fortunato. Pensavo dentro di me "è fatta", ma poco dopo la catena della mia moto si ruppe e Mike vinse quell'edizione del TT.
Ero a pezzi psicologicamente, avevo lottato tra muretti e pali della luce a 250km/h contro l'avversario più duro della mia intera carriera per 2 ore di fila e mi dovetti ritirare per la rottura della catena. Lui salì sul podio, ma era giù di morale. Scese e mi disse: "andiamo a festeggiare insieme, perchè il vero vincitore oggi sei tu". 
Momenti di vero motociclismo, campioni di un'altra epoca e di un'altra pasta, ma soprattutto veri gentiluomini e figure di riferimento per uno sport che ultimamente si è trovato sempre più spesso in crisi di valori. Questo episodio rimane uno dei più belli in assoluto e uno dei più significativi della carriera di Agostini, che dall'anno dopo spiccò il volo vincendo anche l'impossibile.


 


 


 


 

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