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Pedaggi e blocchi alle moto sulle Alpi? Potrebbe essere la cosa giusta

Siamo vittime ma anche cause del traffico esagerato nei nostri passi. Un compromesso potrebbe essere ideale

Moto - News: Pedaggi e blocchi alle moto sulle Alpi? Potrebbe essere la cosa giusta

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Nelle ultime ore si sta discutendo molto sulla possibilità di chiudere i passi alpini più conosciuti alle auto e alle moto in determinate fasce orarie. La polemica si è scatenata dopo la morte di un ciclista 71enne, andato a scontrarsi contro il suv di una famiglia tedesca in vacanza in Val Parola, ma si tratta di una controversia che di tanto in tanto salta fuori. La realtà è che il problema del traffico sulle strade delle Dolomiti è reale e coinvolge anche noi che amiamo le due ruote.


È anche colpa nostra


Da motociclisti siamo sia vittime che cause di questa brutta situazione. Da un lato subiamo lo stress di star dietro ad auto, camper e suv sulle strade di montagna più belle d'Italia, una condizione che rovina molto spesso i giri in moto e crea nervosismo. Dall'altro lato, invece, c'è il nostro contributo a rendere le condizioni spesso pericolose, con decine di moto sù per i passi e molto spesso a velocità che mettono in pericolo tutti gli utenti della strada.
Reinhold Messner, il grande alpinista, ha lanciato la provocazione: "Bisogna chiudere i passi almeno 5-6 ore al giorno", una proposta condannata dai responsabili al turismo delle zone alpine, che sentono minacciati i loro guadagni. Ma dove sta la soluzione? In certi casi un pedaggio potrebbe snellire il traffico, ma non sempre funziona, come dimostra il Passo Rombo, costoso sia per chi va a motore che per chi va in bici, eppure quasi sempre congestionato.


Blocchi e pedaggi? Ben vengano, se servono.


La comunità motociclistica, soprattutto sui social, condanna chi vuole cambiare la situazione, ma pensiamo bene a quel che potrebbe accadere, perchè con una soluzione intelligente ne guadagnerebbero tutti. Sfido chiunque a dire che la situazione delle strade dolomitiche nei weekend è ideale per un bel giro in moto. Le auto ovunque, i turisti distratti e le comitive di corriere e camper non possono assolutamente rendere piacevole l'uso della moto su queste strade magnifiche. 
Messner parla perchè interessato a salvaguardare la natura e contrastare l'inquinamento in alta montagna, e ha ragione. Cosa sarebbero le nostre bellissime Alpi se si trasformassero in una succursale del Grande Raccordo Anulare? Ben vengano nuove proposte, sarebbe fondamentale una tavola rotonda fra istituzioni, ente turismo, ambientalisti e comitati locali, mi piacerebbe poter godere delle splendide vette alpine in tutta tranquillità e con un occhio anche all'ambiente. Targhe alterne? Pedaggi? chiusure calendarizzate? Da motociclista che odia il traffico e ama la natura ho tutto l'interesse ad appoggiare un'alternativa valida alla realtà attuale.

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