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TT 2016: Polita a proposito del tracciato (detto tra noi)

Direttamente dal paddock del Tourist Trophy, un'interesante video-chiacchierata con Alex Polita

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All'esordio assoluto sull'isola di Man, l'italiano Alex Polita ha dovuto vedersela a tu per tu con le difficoltà di una delle gare motociclistiche più difficili al mondo. Una competizione in cui il tricolore può vantare uno storico importante, visto che nei lontani anni '30 fu proprio il nostro Tommaso Omobono Tenni (noto anche come The Black Devil) ad espugnare il Mountain e ad incoronarsi primo pilota non britannico a vincere questa gara.


Ad accompagnare Alex in questa nuova avventura lontano dai consueti "cordoli", l'affilata BMW S 1000 RR del team Penz13.com BMW Motorrad Motorsport, gommata con coperture Metzeler Racetec RR slick (per la categoria SBK; intagliate per la STK).
Ma cosa si prova ad approcciare un simile tempio del brivido? Quali sono le difficoltà pratiche che si devono affrontare per riuscire a "domare" i 60 km del tracciato? Con queste, e con tante altre curiosità in testa, Diego si è lanciato in un apassionato "Detto tra noi" con Alex Polita che non si è certo tirato indietro. E tra rombi di motore e caos d'officina, direttamente dal box del suo team, sentite cosa gli ha raccontato... a partire dalla sensazione, lungo il tracciato, di sentirsi "come dentro a una lavatrice"...
E per concludere, non perdete il nostro speciale Tourist Trophy 2016 dall'isola di Man.

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