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MV Agusta in crisi di liquidità... e dalla Germania?

La casa di Schiranna dà il via alla ristrutturazione aziendale con la richiesta di concordato di continuità. Intanto, si attendono le mosse di AMG

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Nonostante l'arrivo della primavera, cala una densa coltre di nebbia sul futuro prossimo venturo della storica Casa italiana. Nonostante un 2015 in crescita, infatti (100 milioni di euro il fatturato con un +30% rispetto all’anno precedente), MV Agusta si ritrova a dover fronteggiare una crisi di liquidità che ha di fatto bloccato la produzione a casusa delle difficoltà a saldare i debiti con alcuni fornitori. Da qui, la necessità di avviare un processo di ristrutturazione aziendale che passa per il concordato di continuità, ovvero, un istituto giuridico che in soldoni consente di pagare momentaneamente solo una parte dei propri debiti e "preservare" quanto necessario a proseguire col piano industriale.


A tutela dell'azienda e dei lavoratori


Si tratta, quindi, di una manovra che punta a mantenere intatti i posti di lavoro (sono stati coinvolti anche i sindacati) ma soprattutto il valore dell'azienda, accordandole il tempo necessario a far confluire la necessaria liquidità nelle casse. Un'operazione che poggia sul potenziale del marchio, che dovrebbe poter contare su un portafoglio ordini 2016 e di un backorder generato dai nuovi modelli che segna un +42% rispetto all’anno precedente. Ma sarà sufficiente?


In attesa di una mossa dalla Germania...


Nel frattempo, nessuna comunicazione ufficiale giunge da Mercedes AMG, proprietaria di una quota del brand. Un silenzio, che fa ulteriormente fermentare rumors, ipotesi e voci di corridoio più o meno credibili. Già da tempo, infatti, si parlava di una paventata volontà del marchio tedesco di accollarsi tutti i problemi di insolvenza di MV Agusta (aumentando, così, di fatto, il proprio controllo sulla Casa varesina); altre voci, però, lascerebbero intendere la volontà, totalmente opposta e contraria, di vendere le proprie quote e tirarsene fuori. A ben guardare, però, un possibile "indebolimento" sul mercato della MV potrebbe essere l'occasione di mettere le mani su un'azienda pregiata a prezzo di saldo. Che quella tedesca non sia altro che una mirabile partita a scacchi? Rimaniamo in attesa della prossima mossa...

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