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Yamaha Motobot inizia la seconda fase dello sviluppo

La Casa di Iwata ha presentato il programmi futuri del robot a guida autonoma al CES di Las Vegas

Moto - News: Yamaha Motobot inizia la seconda fase dello sviluppo

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Yamaha ha presentato lo scorso anno al Tokyo Motor Show il progetto Motobot, un robot capace di guidare una moto in maniera autonoma, che mischia all'interno di un guscio umanoide le migliori soluzioni di intelligenza artificiale ed elettronica motociclistica, con lo scopo di pilotare una moto in pista senza la gestione da parte di un'intelligenza umana. Al recente CES di Las Vegas è stata presentata la seconda fase dello sviluppo che porterà al debutto in pista nel 2017.


Si entra nel vivo dello sviluppo


Al momento si tratta di un progetto in fase embrionale e gli espertissimi ingegneri robotici giapponesi stanno ancora lavorando su hardware e software per permettere una guida autonoma a velocità superiori ai 200 km/h. Sperimentando, Motobot apprenderà dalla sua stessa esperienza e crescerà per diventare sempre più preciso e sicuro. 
Al CES si è anche deciso di ridimensionare gli entusiasmi iniziali, quando a Tokyo si è parlato dell'obbiettivo di superare i tempi sul giro di Valentino Rossi in pista. Tornando con i piedi per terra, è il caso di andare per gradi ed è più che sensato spostare il focus di questa sfida su quelle che potrebbero essere le reali applicazioni utili di un robot del genere.


Tecnologia per sviluppare sistemi di sicurezza


Il know-how che risulterà da questo ambizioso progetto, servirà a portare avanti sia i sistemi di sicurezza: ci viene in mente, per esempio, una moto che sappia riconoscere il raggio della curva e le condizioni dell'asfalto e che sia capace di rallentare o stabilizzarsi in caso di pericolo, o perchè no, lo sviluppo di tute da moto che siano sempre connesse con la moto per migliorare l'esperienza di guida. Per ora lasciamo lavorare i tecnici e speriamo di vedere presto una dimostrazione pratica di Motobot in pista.

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